Spettacolo

Guardiana di Gianmarco Tognazzi: rappresentazione al Filo rinviata al 5-6 dicembre

Nuova data per la rappresentazione a Cremona di “Guardiana” lo spettacolo di musica e poesia, scritto ed interpretato dalla poetessa Francesca Merloni, con le musiche originali del pianista Remo Anzovino, la partecipazione e la regia di Gianmarco Tognazzi, e le scenografie di Bruno Ceccobelli. Lo spettacolo, per cause di forza maggiore, non andrà in scena, come inizialmente previsto, martedì 14, ma è  stato spostato al 5 e 6 dicembre.

Sarà rappresentato al cinema teatro Filo (piazza dei Filodrammatici, n. 4) nell’ambito della manifestazione “Cremona per Ugo”, martedì 5 alle ore 21. La rappresentazione riservata alle scuole, invece, si terrà il 6 dicembre, alle ore 10.30, nello stesso teatro.

La contrapposizione poetica e narrativa tra l’io femminile e l’io maschile, tra due individui che si amano e sono alla ricerca delle parole che possano sublimare il loro sentimento – dialogo che il pubblico ascolta coi toni di un duplice monologo – ha nella musica la terza voce, anch’essa protagonista fondamentale della pièce, in un crescendo di sensazioni in grado di coinvolgere e rapire lo spettatore. Dopo il successo dello spettacolo in tutta la Penisola (Castel del Monte, Taranto, Castello di Copertino, Mantova, Rimini, Ravenna, Forlì, il Vittoriale degli Italiani, Novafeltria, San Ginesio, Sarnano, Pesaro, Desenzano, Gargnano, Sirmione, Roma, Rocca Scaligera di Sirmione, Toscolano Maderno, Salò, Ariano Irpino, Rio Saliceto), il tour di “Guardiana” proseguirà il 14 e 15 a Sondrio (Teatro sociale) e il 17 a Tolentino (Politeama).

Lo spettacolo è prodotto da Lorenzo Zichichi e dalla sua Casa Editrice “Il Cigno GG Edizioni”, che sposano questa avventura ritenendola una nuova frontiera dell’arte contemporanea nella sua accezione più ampia. È un lavoro molto maturo, che tocca tutte le corde del cuore e che prevede, in chi ascolta, un bagaglio di vissuto molto intenso. L’elemento interessante è il mistero che si intravede e che lascia allo spettatore la possibilità d’interpretare ‘Guardiana’  in modo assolutamente personale: la musica fa quindi da controtesto, il pianoforte si fa orchestra e le parole si fanno voci sull’orchestra.

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