Cronaca

Calendario e agenda dell'Arma Spazio alle missioni estere e ai campioni dello sport

Presentato anche a Cremona il Calendario Storico del’Arma dei Carabinieri, edizione 2018, una tradizione che si ripete da 90 anni, se si considera che la prima edizione assoluta risale al 1928. La pubblicazione si  interruppe tra 1945 e 1949, riprendendo l’anno successivo: da allora è stato puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dei Carabinieri e della stessa Storia d’Italia.

Il calendario, divenuto ormai un oggetto del desiderio per molti collezionisti, ha raggiunto una tiratura di 1.300.000 copie, di cui quasi 11.000 in altre lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, arabo e quest’anno anche giapponese, cinese e russo), indice sia dell’affetto di cui gode la Benemerita, sia del valore dei suoi contenuti. Quest’anno il tema delle raffigurazioni e dei testi è incentrato sui valori etici e sociali dell’Arma, con particolare attenzione alle missioni svolte all’estero. Come ha spiegato il comandante provinciale, ten. col. Marco Piccoli, l’impegno dei carabinieri non è soltanto sul territorio nazionale, ma sempre più a favore di tanti Paesi e delle loro Forze di Polizia. le illustrazione di ciascun mese sono pertanto state realizzate da artisti di varie nazionalità, con la consulenza di Bartolomeo Pietromarchi, direttore del MAXXI Arte di Roma e raffinato conoscitore dell’arte contemporanea, che ha affiancato Philippe Louis Daverio, Carabiniere Benemerito.

I 12 temi sono: ’“impegno per l’ambiente”, la “sicurezza personale e sociale”, la “tutela delle categorie deboli”, l’“integrazione multiculturale”, il “valore della tradizione”, la “libertà di espressione”, la “libertà di riunione”, la “cooperazione internazionale”, la “tutela del patrimonio culturale”, la “tutela dei minori”, l’ “ordinata convivenza civile”, l’“identità culturale”.
Contestualmente è stata presentata anche l’agenda 2018, in un formato moderno e funzionale, che ha dedicato il proprio inserto allo “Sport nell’Arma” ed ai Gruppi Sportivi dell’Istituzione. Sport come espressione dei valori universalmente riconosciuti: rispetto di persone e regole, disciplina, impegno, sacrificio, lealtà, tenacia, correttezza, emulazione, valori che devono essere patrimonio di ogni Carabiniere. Il Centro Sportivo Carabinieri ha contribuito significativamente alla grande tradizione sportiva dell’Italia, quinto Paese al mondo nel medagliere olimpico di tutti i tempi. Un contributo accresciuto nel 2017 con l’apporto degli atleti già appartenenti al Gruppo Sportivo Forestale.
Curato dal Colonnello Gianni Massimo Cuneo, Comandante del Centro, e dal Colonnello Mauro Capone per gli atleti provenienti dal corpo Forestale dello Stato, è arricchito dalla prefazione di Giovanni Malagò, presidente del Coni, dal saggio di Gianni Mura, giornalista sportivo figlio di un Maresciallo dei Carabinieri Comandante di Stazione e dal contributo di alcuni miti dello sport: da Dino Zoff a Giorgio Cagnotto, da Novella Calligaris a Stefania Belmondo e Armin Zöggeler.

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