Lettere

Strada Sud, opposizione
strumentalizza
il referendum

da Giovanni Gagliardi - Consigliere Comune Pd

Spiace vedere come alcuni consiglieri di opposizione alla Giunta Galimberti strumentalizzino, a fine di parte, un istituto referendario che, secondo quanto previsto dallo Statuto Comunale, è di pura consultazione e come tale va considerato. Una minoranza responsabile e rispettosa delle Istituzioni, quand’anche valente ed agguerrita, non dovrebbe, a mio modesto parere, vedere nel referendum consultivo solo una ghiotta occasione di propaganda come invece, in modo un pò plateale va facendo l’attuale opposizione.

Ero presente, come consigliere di minoranza, durante il mandato dell’amministrazione Perri, quando venne presentata un’istanza di referendum consultivo per esprimere contrarietà alla proposta dell’allora amministrazione, di privatizzare Cremona Solidale. Nessuno di noi consiglieri di minoranza allora strumentalizzò tale istanza, attendemmo la valutazione del Comitato dei Garanti  che, vorrei ricordare, vennero nominati per l’occasione, anche allora, come oggi, a tre anni dall’inizio del mandato.

Vorrei, inoltre, ricordare, anche alla collega consigliera Ceraso, che accusa l’attuale amministrazione di scarsa sensibilità istituzionale, facendosi sopraffare dalla passione per la causa (la sua causa) che la nomina dei garanti avvenne, nel caso sopra ricordato, esattamente nel Consiglio Comunale  del 19 dicembre 2012, dunque parecchio tempo dopo la presentazione dell’istanza di referendum. Noi, allora consiglieri di minoranza, non chiedemmo, responsabilmente, alcuna convocazione straordinaria del Consiglio Comunale per la nomina dei Garanti, convocazione che avrebbe comportato solo un’ inutile spesa aggiuntiva per le casse comunali. I Garanti furono nominati in un Consiglio Comunale ordinario e poterono procedere con il loro lavoro senza che alcuno di noi suonasse la grancassa  intorno ad un quesito referendario ancor prima, si badi ancor prima, della valutazione della sua ammissibilità.

Oggi, invece, la Consigliera Ceraso, con l’agile speme precorre l’evento, e sulla spinta della sua passione politica si lascia andare a proposte di date utili per la celebrazione di un eventuale referendum, eventuale perché i Garanti ancora non si sono espressi. Ed ancora la Ceraso si spinge a raffronti impropri con una ritenuta analoga consultazione decisa dal Consiglio Comunale di Milano, su istanza del Sindaco Sala.

Non voglio far polemiche di sorta ma la vicenda di Milano riguarda tutt’altra fattispecie, in nessun modo comparabile con la nostra attuale situazione. Mi limito a ricordare che a Cremona l’eventuale quesito referendario non riguarderebbe l’opera ma la cancellazione di un tracciato su un documento di programmazione dell’attuale amministrazione quale è la variante del PGT, tracciato che potrebbe sempre essere eventualmente ripristinato, qualora la città tornasse ad essere governata da una amministrazione  favorevole a prevedere un’opera che l’attuale amministrazione ritiene inutile, costosa e devastante per l’ambiente, come la strada sud. A titolo eclusivamente personale mi sento di dire che quando una prossima amministrazione favorevole alla costruenda strada sud si troverà di fronte alla decisione di procedere nell’avventura in oggetto dirà che si tratterà di una bell’opera ma non prioritaria e tutto sarà rinviato alle calende greche ovvero ad un futuro incerto. Ma questo è un film che abbiamo già visto!!

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