Cronaca

Furto nella chiesa di Soncino Un anno all'autore. Parte della refurtiva restituita

L’avvocato Paolo Brambilla

E’ stato condannato ad un anno, pena sospesa, Giovanni Fogazzi, 46 anni, di Orzinuovi, residente a Soncino, considerato l’autore del furto messo a segno il 2 gennaio del 2015 nella chiesa di San Paolo Apostolo di Soncino. Dalla chiesa erano spariti 5 calici di rame argentato con coppa dorata, 2 pissidi in rame argentato, un secchiello in ottone ed un’anfora in latta argentata. A sporgere denuncia era stato il parroco don Mario Marinoni, 78 anni, che il 6 marzo scorso, dopo aver rimediato una multa (poi tolta) per non essersi presentato nell’udienza del 20 febbraio scorso, aveva testimoniato in aula. “Sono oggetti del 1.800”, aveva ricordato il don, che però non aveva saputo quantificarne il valore. Al giudice, don Mario aveva raccontato che la moglie e la madre dell’imputato si erano presentate da lui dopo essere state dai carabinieri. “Erano agitate”, aveva detto il testimone, “mi hanno chiesto scusa”. “Quando è successo?”, gli aveva chiesto il giudice. “Saranno passati uno o due giorni dalla denuncia contro ignoti che avevo presentato”. L’ultima testimone del procedimento è stata proprio la moglie dell’imputato che dopo aver saputo dal marito del furto, si era presentata dal parroco per restituire parte della refurtiva. Fogazzi era difeso dall’avvocato Paolo Brambilla.

Sara Pizzorni

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