Cronaca

Padre e figlio cremonesi in una banda specializzata nello svuotare magazzini Arrestati vicino a Desio

Una superbanda di sette elementi, specializzata nello svuotare magazzini, è stata arrestata dai carabinieri di Desio. In manette sono finiti anche due cremonesi, padre e figlio, che facevano parte della gang. Avevano infatti intenzione di fare piazza pulita. Letteralmente. Si erano presentati con due camion, certi di poterli riempire tutti con la refurtiva. Ma il piano operativo della banda è stato sventato dai carabinieri: ben sette i malviventi finiti in manette, con l’accusa di furto aggravato. Cinque italiani e due rumeni che volevano svuotare il deposito di un’azienda di Solaro, provincia di Monza Brianza, caricando bancali pieni di detersivi. E ci stavano quasi per riuscire, se non fosse stato per il repentino intervento dei militari della compagnia di Desio.
È successo la domenica notte, nei pressi di un’azienda di via Cellini. Una pattuglia della stazione di Solaro transita, durante il normale servizio notturno di perlustrazione del territorio, e nota due camion con targa straniera, uno dentro il piazzale dell’azienda e uno fuori. La scena insospettisce alquanto. Ecco perchè i carabinieri decidono di nascondersi in un “angolino” e di tenere sotto controllo la situazione. Quando hanno la ragionevole certezza che quanto stanno vedendo non è affatto lecito, chiamano alcune altre pattuglie di rinforzo. Le persone che trafficano, infatti, asportando i bancali con dei muletti, appaiono numerose. Le auto dell’Arma cingono la zona, ostruendo le possibili vie di fuga.
Quindi, scatta l’azione: alla vista del “nemico” i balordi scappano all’impazzata, ma vengono acciuffati tutti, uno per uno, in alcuni casi dopo rocamboleschi inseguimenti: uno dei ladri, nella concitazione, cade e si frattura una tibia. In manette finiscono un padre e un figlio, 61 e 38 anni, di Cremona; un 34enne di Pioltello, un 30enne di Cambiago, un 38enne di Limbiate e i due rumeni, di 38 e 40 anni. La refurtiva, per un valore complessivo di 50 mila euro, è stata tutta recuperata e restituita ai legittimi proprietari.

 

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