Cronaca

Via Giordano, l'assemblea non scioglie i dubbi, i residenti: "Ci spieghino alternativa a strada sud"

L’amministrazione Galimberti non cambia idea rispetto alla cancellazione della strada sud dal Pgt e  per alleggerire il traffico di via Giordano propone la deviazione di parte del traffico sulla tangenziale oltre al potenziamento delle piste ciclabili. Assemblea molto animata e convulsa quella di martedi sera del quartiere 9, Giordano – Cadore, con una cinquantina di partecipanti che a più riprese hanno interrotto sindaco e assessori, che cercavano di spiegare l’idea di una città con meno auto e quindi più salubre. “Diteci che progetto avete”, “quanto traffico verrà eliminato”, “venite ad abitare qui, nessuno di voi ci abita”, sono alcune delle uscite di diversi residenti che si aspettavano di vedere alternative concrete alla strada sud e invece non le hanno avute.

Presente buona parte della giunta:  sindaco Gianluca Galimberti, assessori Alessia Manfredini, Barbara Manfredini, Rosita Viola e vicesindaco Maura Ruggeri. In disparte, il comandante della Polizia locale Pierluigi Sforza e il vigile di quartiere, e il dirigente dei lavori Pubblici Marco Pagliarini, con il progetto di massima della nuova viabilità. Un progetto che però non è stato nemmeno aperto e che avrebbe confermato quello già diffuso mesi fa: via Giordano a doppio senso, con doppia pista ciclabile e l’eliminazione di alcuni posti auto che verranno recuperati nel parcheggio di via Lungastretta. La cancellazione della strada sud dal Pgt è per Alessia Manfredini, assessore alla Mobilità, una scelta non “ideologica, ma di onestà e di merito. Non è mai stata realizzata dalle passate amministrazioni, è stata sempre inserita nella programmazione delle opere pubbliche anche se tutti sapevano che non ci sarebbero mai stati i soldi per farla.  Noi pensiamo ad uno sviluppo diverso della città, ragioniamo in un’ottica di comparto, che comprende il parco del Po, con il nuovo campeggio e le rinnovate Colonie Padane. Per questo va completata la ciclabile di via del Sale. Su via Cadore, che era la priorità, siamo già intervenuti, con piccole cose ma che erano da fare: sistemazione alberi, rotatoria via Melone, ripristino muro del Cr.Forma, ad esempio”. Frasi che hanno fatto sbottare la platea, tra cui sedeva in ultima fila, Francesco di Gesù, in arte Frankie Hi-Nrg: “Avete fatto normale amministrazione. Ci parli anche delle grandi cose, assessore”.  Manfredini ha ribadito che “le grandi opere noi non le faremo”, rivendicando che quantomeno su via Giordano e per i parcheggio corona di via Lungastretta è stato fatto un progetto di fattibilità per alleggerire il traffico.

Incertezza invece, su quale sarà la viabilità attorno all’area ex Snum dove si insedierà il market Conad (1800 mq circa): da parte dei residenti c’è il timore che questo sarà un ulteriore fattore di aumento traffico.

Tre le motivazioni date dal sindaco Galimberti per l’abbandono della strada sud: “Era un’opera irrealistica, considerata tale anche dalla precedente amministrazione che non ha mai mai avuto i fondi per realizzarla. Noi abbiamo fatto un piano di opere pubbliche sui 5 – 6 milioni l’anno, perchè è questa la cifra che realisticamente di questi tempi si riesce a mettere in campo. Seconda motivazione: c’è un’idea di città che ci spinge a valorizzare questa zona come polmone verde: campeggio, colonie padane, nuova gestione piscine, il tutto nell’ambito di politiche per diminuire l’uso dell’automobile”. Terzo fattore: una città più salubre è una città con più aree pedonali e meno auto, “non potete dirmi che a voi basta la speranza della strada sud, un ‘opera da 15 milioni che non vedrà mai la luce”.

Molte e rumorose le interruzioni, con varie critiche all’amministrazione: dalla assenza di risposte concrete su come e quando verranno realizzati gli interventi, anche quelli considerati minimi; alla rabbia di chi non trova parcheggio sotto casa; dalle tapparelle annerite dallo smog alla frustrazione di essere sempre tagliati fuori dai blocchi del traffico antismog, visto che va Giordano e via Cadore sono vitali per lo scorrimento veicolare quando si chiude il centro. E forte insoddisfazione anche per i mancati lavaggi della strada, che secondo alcuni abbatterebbero di una buona percentuale le polveri sottili ma che secondo Linea Gestioni (citata da Manfredini) consumano 5000 litri d’acqua per la sola via Giordano, senza prove concrete di efficacia.

Tra gli interventi politici, il consigliere Federico Fasani (Ncd), a cui è andato uno dei pochi applausi della serata: “Fate un passo indietro rispetto a quanto avete detto in campagna elettorale – ha detto rivolto agli amministratori – prendete atto dell’errore. Non togliete la strada sud dal Pgt in assenza di un’alternativa”. Di segno contrario, l’intervento di Filippo Bonali, Sinistra per Cremona: “Lo studio fatto in relazione alla strada sud stimava il beneficio per via Giordano in una diminuzione di traffico del 30-35%. Su 22.000 passaggi all’anno, ne resterebbero 14 – 15.000, magari qualcuno di voi sarebbe soddisfatto, ma non si farebbe altro che spostare il problema su altre vie, come Mosa e Navaroli”. Rilevato inoltre che più piste per le due ruote in sicurezza possono far raggiungere a Cremona un indice di ciclabilità simile a quello delle città più avanzate, attorno al 13 – 14 %, con analoga diminuzione del traffico auto.

Il dibattito, dopo oltre due ore, si è infine spostato sui fattori di inquinamento e i danni alla salute: inutile lamentarsi di smog e malattie – è in sostanza la tesi dell’amministrazione – se poi non si vogliono adottare politiche di diminuzione del parco auto. Ma a quel punto il pubblico se ne stava già andando: la soluzione al problema del traffico in questa zona pare ancora lontana.

Giuliana Biagi

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