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Tennis scommesse, Marco Paoloni non parlerà al processo

L’avvocato Curatti

Nel processo sul tennis scommesse, tra i testi chiamati a deporre c’è anche Marco Paoloni, l’ex portiere della Cremonese e del Benevento imputato nel procedimento sul calcio scommesse. Paoloni, tramite il suo legale, l’avvocato Luca Curatti, ha già fatto sapere che si avvarrà della facoltà di non rispondere. Il processo sul tennis si celebra davanti al presidente del collegio Francesco Beraglia e ai giudici a latere Giulia Masci ed Elisa Mombelli. Imputati i due tennisti azzurri Daniele Bracciali e Potito Starace e Roberto Goretti, direttore sportivo del Perugia Calcio. L’accusa è quella di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, in particolare a manipolare una pluralità di partite di tennis di tornei prevalentemente internazionali. Le prossime udienze sono in programma per il 7 e il 9 novembre. Il 7 entrerà nel vivo anche il processo sul calcio, nel quale Paoloni è accusato di frode sportiva e di aver ‘drogato’ i suoi ex compagni di squadra. Il più grave reato di cui l’ex portiere deve rispondere è proprio quello di adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari per aver sciolto l’ansiolitico Minias nelle bottigliette d’acqua dei suoi compagni durante l’intervallo di Cremonese-Paganese del 14 novembre del 2010 per alterarne il risultato (la partita finì 2 a 0 per i grigiorossi). Quattro le partite ‘incriminate’ per l’altra accusa di frode sportiva: oltre a Cremonese-Paganese, anche Cremonese-Spal del 6 settembre del 2010, Benevento-Viareggio del 13 febbraio del 2010 e Benevento-Cosenza del 28 febbraio del 2011. L’avvocato Curatti ha già chiesto l’esame dell’imputato. “Il mio assistito non ha alcuna responsabilità nell’episodio dell’avvelenamento dei suoi compagni di squadra”, ha sottolineato il legale: “già nel processo sportivo abbiamo fatto emergere la verità”.

Sara Pizzorni

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