Premio Gherardo da Cremona, nel 2018 consegna sotto il Torrazzo
Nel 2018 Cremona ospiterà la cerimonia per la consegna del prestigioso Premio intitolato a Gherardo da Cremona. Lo ha annunciato a Casablanca, in Marocco, la Presidente del Consiglio Comunale Simona Pasquali che ha rappresentato la nostra città in occasione della consegna, per l’edizione 2017, di questo prestigioso riconoscimento.
Il Premio “Gherardo da Cremona” per la promozione della traduzione nel Mediterraneo (International Translation Award Gerardo da Cremona) vuole valorizzare, ogni anno, il contributo significativo offerto da una persona o istituzione residente in un Paese sulla riva Sud e Nord del Mediterraneo allo sviluppo e rafforzamento della traduzione in quest’area. I soci fondatori del Premio sono l’Università di Castilla La Mancha, la Fondazione Re Abdul Aziz Al Saoud per gli Studi Islamici e le Scienze Umane di Casablanca (Marocco), il Programma Med 21, la Scuola per Traduttori di Toledo (Spagna) e il Comune di Cremona. Nel 2015 la cerimonia per la prima edizione del Premio si è tenuta a Toledo, lo scorso anno La Valletta (Malta), nell’ambito del Forum Mediterraneo 2016 organizzato dalla Fondazione Anna Lindh, quest’anno a Casablanca, e il prossimo ad ospitarla sarà Cremona, città che ha dato i natali all’illustre erudita.
Gherardo da Cremona nacque nel 1114, ma poco più che ventenne, si trasferì a Toledo per inseguire il suo sogno di intellettuale cosmopolita. Alla scuola dei grandi traduttori, nel cuore della Castiglia, che, appena riconquistata agli arabi, era grande crogiuolo di culture, restituì all’occidente testi greci ormai dispersi traducendoli dall’arabo al latino. Morì nel 1187. Umanista, matematico e astronomo, la storia lo riconosce tra i principali protagonisti della rinascita che segnò il XII secolo. Canonico della cattedrale di Toledo e profondo conoscitore della cultura musulmana, la sua figura la si può considerare emblema del dialogo tra le due grandi religioni monoteiste.
Lo ha ricordato nel suo intervento anche la Presidente del Consiglio Comunale Simona Pasquali sottolineando che, attraverso le sue traduzioni dall’arabo al latino, Gherardo avvicinò due mondi: quello del Medio e Vicino Oriente e quello dell’Europa occidentale, stabilendo di fatto un legame tra due culture, quella islamica da un lato e quella di matrice cristiana dall’altro. Citando poi un altro grande personaggio, Janello Torriani, Simona Pasquali, rivolgendosi ai partecipanti alla cerimonia, ha detto: “Questo passato, questi intrecci di relazioni e di luoghi, questi scambi di esperienze che sembrano così lontani nel tempo sono vivi ancora oggi e ci spingono a continuare a creare ponti e legami. Sono convinta che, grazie alla cultura, intesa nel suo più ampio significato, così come grazie alla conoscenza, sia possibile costruire un mondo migliore, dove non ci sia spazio per pregiudizi e diffidenze che sfociano in divisioni. Un mondo fondato sulla fiducia e sul rispetto reciproco che abbatte i muri e che trasforma il Mediterraneo in un luogo di incontro e non di scontro”.
“Cremona, la Scuola di Traduttori di Toledo, la Fondazione Roi Abdul Aziz di Casablanca, l’Università di Castilla La Mancha, e il Programma Med 21 – ha aggiunto la Presidente Pasquali – possono considerarsi gli eredi di quel cammino di conoscenza e di speranza che ha percorso con intelligenza e grande sapienza Gherardo da Cremona, cammino che tutti insieme ci impegniamo a proseguire. E così, la consegna del Premio, che nel 2018 avverrà a Cremona, segnerà un’altra importante tappa del percorso intrapreso, il ritorno simbolico al luogo dove quel percorso ha preso forma”.
In vista dell’appuntamento del prossimo anno, ai partecipanti alla cerimonia è stato mostrato il video, girato in occasione di Expo 2015, per farsi un’idea di Cremona, della sua musica, delle sue bellezze artistiche, del più lungo fiume d’Italia che la lambisce e da sempre ne ha segnato l’evoluzione, delle sue specialità e del saper fare liutaio, Patrimonio Immateriale dell’Umanità.