Cultura

Grandi nomi per la Stagione di Prosa 2017/2018: si apre con Marco Paolini

Grandi nomi in arrivo per la Stagione di Prosa 2017/2018 del Teatro Ponchielli, che aprirà a fine dicembre. Da Marco Paolini a Umberto Orsini, da Glauco Mauri a Maria Paiato, ma anche tanto divertimento con gli appuntamenti delle feste: l’immancabile operetta della Compagnia di Corrado Abbati con Gigi, i Legnanesi per Capodanno e il musical con Grease…e poi un fuori abbonamento strepitoso con i Momix che proporranno le coreografie più suggestive di Moses Pendleton.

Nell’ambito della Stagione d’Opera 2017 il Ponchielli ha ideato un intrigante percorso conoscitivo alla scoperta del grande fisico teorico Ettore Majorana, della sua vita privata e di tutto ciò che, oggi, entra in stretta relazione con le sue straordinarie scoperte scientifiche. E’ proprio questo argomento che il Ponchielli intende approfondire, con due appuntamenti inseriti all’interno della prossima stagione di Prosa, proseguendo così quel percorso iniziato sulla figura di Majorana.

La stagione prenderà il via il 19 e 20 dicembre con Marco Paolini e Gianfranco Bettin, che presentano Le avventure di Numero Primo, un racconto di formazione; protagonisti Ettore, fotografo, e Nicola, il figlio adottivo arrivato via Internet che preferisce farsi chiamare Numero Primo. Una storia classica con molte prove da superare, e una storia fantastica che nasce dall’immaginazione ma si fonda sul confronto con le conoscenze della fisica, della biologia, delle neuroscienze e della robotica.

L’appuntamento successivo sarà poi con un raffinato esempio di innesto tra teatro e scienza; l’avvincente dramma storico-scientifico Copenaghen, testo di Michel Frayn che tocca il grande problema etico della responsabilità dello scienziato di fronte al progresso e al potere. Lo spettacolo nacque, in Italia, diciotto anni fa e continuò a replicare per un decennio; un successo incredibile con protagonista, ancora oggi, Umberto Orsini, affiancato in questa nuova versione da Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice.

La stagione di Prosa sarà poi il “tramite” per riflettere anche su un altro tema che riguarda il nostro presente e il nostro futuro. Le trasformazioni della famiglia e, in particolare, della figura paterna sono il cardine di due spettacoli attorno ai quali il Ponchielli intende, anche in questo caso, organizzare incontri di approfondimento e discussione. Sarà Antonio Latella, regista innovativo e “di rottura” a offrire la sua personale e originale visione di Pinocchio. Qui, Latella non racconta la fiaba conosciuta da tutti, ma si sofferma sull’essenza del personaggio, sul suo drammatico rapporto con Geppetto – padre mancato – e con il mondo beffardo che lo circonda.

Dalla figura del padre mancato a quella del “doppio” padre all’interno di una famiglia: Tindaro Granata – già ospite apprezzato la scorsa stagione con La Locandiera – con Geppetto e Geppetto si ispira alle paure della gente incontrata per strada parlando di figli “nati” da coppie omosessuali. È difficile essere figli di gay così com’è difficile essere padri di figli normali: uno spettacolo che vuol “semplicemente” far riflettere senza prendere posizioni, né conservatrici né progressiste.

Al centro del dissacrante Stabat Mater di Antonio Tarantino c’è invece la figura di una madre-prostituta che si strugge nell’attesa del ritorno di suo figlio arrestato perché terrorista: in questa attesa ruotano i personaggi del padre (assente e traditore) dell’assistente sociale, del prete e di coloro che hanno fatto arrestare e condannare il figlio: tanti personaggi, una sola straordinaria voce, quella di Maria Paiato, per questo “oratorio per voce solo” drammatico e grottesco allo stesso tempo, scritto in un italiano sporcato da dialetti e gerghi; la lingua di reietti.

Anche in questa stagione i testi contemporanei lasciano poi spazio ai tanto amati testi classici. Applaudita in Cyrano de Bergerac nel 2016, torna al Ponchielli la compagnia di Jurij Ferrini nella commedia di William Shakespeare Misura per Misura e, a seguire, dopo dieci anni di assenza, il gradito ritorno di due pilastri del teatro italiano, Glauco Mauri e Roberto Sturno, con l’immortale mito di Edipo (Edipo Re- Edipo a Colono) di Sofocle.

Infine, i brillati attori della compagnia Manifatture Teatrali Milanesi porteranno in scena un’esilarante versione “brechtiana” del La Bottega del caffè di Carlo Goldoni.

Come da tradizione non mancano gli spettacoli delle festività natalizie e di fine anno. Tanta musica e sano divertimento con la nuova produzione della Compagnia di Corrado Abbati, il musical Gigì di Alan Jay Lerner, per il pomeriggio di Santo Stefano e, per Capodanno, si potrà brindare, fra tante risate, nel pittoresco cortile lombardo di Casa Colombo con i Legnanesi e il loro spettacolo Signori si nasce…e noi?.

Nel giorno della Befana, si festeggeranno invece i vent’anni di un cult delle produzioni della Compagnia della Rancia: torneremo indietro nel tempo dei ciuffi ribelli e della brillantina con il musical Grease. A quarant’anni dall’indimenticabile film con John Travolta e Olivia Newton John, la storia d’amore fra Danny e Sandy continua a far sognare e ballare grandi e piccini. La stagione si concluderà con un imperdibile fuori abbonamento: a dieci anni dalla loro ultima apparizione a Cremona, tornano i Momix, la compagnia del carismatico Moses Dream Catcher Pendleton con W Momix forever, lo spettacolo che raccoglie le più famose coreografie celebrando trentacinque anni di successi in tutto il mondo.

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