Cronaca

Servizi scolastici per disabili, Ventura: 'Sembra si stia lavorando per una spartizione del lavoro'

Dopo la polemica innescata dal gruppo consiliare di Forza Italia in consiglio comunale sulla vicenda dell’esclusione di numerose cooperative dal servizio di assistenza ed integrazione scolastica degli alunni disabili nelle scuole e nei centri estivi, ora anche il consigliere Marcello Ventura (Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale) scende in campo. “Ciò che mi genera dubbi e perplessità è l’interpretazione che l’Assessorato alla partita ha dato alla procedura in argomento”. Evidenzia Ventura. “A questo proposito, mi chiedo quali siano stati i passaggi ufficiali in Consiglio Comunale, e/o in Commissione Consigliare Welfare, con i quali è stata presentata e  confermata la scelta di passare dalla modalità dell’accreditamento  alla procedura in essere”.

I dubbi di ventura vertono anche sulla percentuale “sbarramento” per poter accedere alla co-progettazione: il bando prevedeva infatti che i candidati singolarmente o in un raggruppamento, avessero gestito nell’anno scolastico precedente almeno il 13% dei minori disabili presenti nel territorio. “Perchè fissare un pre requisito di ingresso per poter partecipare alla coprogettazione ? Perchè proprio il 13%? Quale criterio si è adottato per determinare detto sbarramento? Come si coniuga con il diritto del cittadino alla libera scelta?” si chiede Ventura.

Anche le tempistiche non tornano, secondo il consigliere: “Perchè tale procedura è stata licenziata così tardi, costringendo le organizzazioni a procedere a tappe forzate (mese di agosto), rischiando di non riuscire a fornire il servizio , data l’imminente inizio dell’anno scolastico? E soprattutto, le associazioni di categoria (Confcooperative) sono state coinvolte nella definizione del bando?”. Bando che per Ventura risulta dubbio anche nei contenuti: “Non risulta alquanto anomala la richiesta di un’offerta economica se si parla di coprogettazione? L’ immagine che  appare all’esterno è che si stia lavorando solo per una spartizione dei casi” conclude.

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