Stagione di caccia, tutto pronto: sanzioni più alte ma pochi agenti a controllare
Manca poco all’apertura della stagione di caccia, che prenderà il via domenica 17 settembre. Si potrà cacciare dall’alba fino a mezzogiorno ma sono vietate la caccia al cinghiale, al daino e al capriolo. Quest’anno c’è stato un aumento per alcune delle sanzioni previste per i trasgressori, con multe fino a 300 euro per chi allenerà i cani fuori dalle zone consentite, fino a 929 euro per chi abbatterà la selvaggina stanziale da appostamento fisso, fino a 619 euro per chi userà il richiamo.
Insomma tutto è pronto anche se le fila della Polizia Provinciale di Cremona, agli ordini del comandante Mauro Barborini hanno ridotto l’organico pesantemente: da 23 agenti si è passati a 13 compreso il comandante, nel giro di pochi mesi. Lo scorso anno, tre agenti sono andati in pensione mentre gli altri, dopo il pasticciaccio delle Province, da cui la Polizia provinciale dipende, hanno chiesto la mobilità.
Nessuno ad oggi potrà essere rimpiazzato, in quanto la legge impedisce nuove assunzioni. Tutto questo creerà non pochi problemi in vista della stagione di caccia, visto che la Polizia provinciale ha anche un notevole carico di altre deleghe, come l’ ambiente e la sicurezza sulle strade. A dare una mano durante la stagione di caccia agli agenti ci sono 10 guardie venatorie volontarie e 80 guardie venatorie dipendenti dalle associazioni.
Per coordinare il tutto al meglio, il comandante Barborini ha indetto una riunione per il prossimo 13 settembre nella sala preconsiglio della Provincia, con le associazioni di categoria, la forestale e gli ambiti di caccia.
C’è poi la parentesi del cinghiale, la cui caccia è vietata ma di cui è stato autorizzato l’abbattimento per motivi di sicurezza. Finora i sei volontari scelti hanno abbattutto 22 cinghiali tra Gussola, Torricella del Pizzo, Castelvisconti, Stagno Lombardo e Motta Baluffi, dunque lungo l’asta del po, dove ci sono stati i maggiori avvistamenti.
Silvia Galli