Cronaca

Comitati quartiere: votazioni dal 28 ottobre, coinvolto quasi il 40% dei cremonesi

Un'assemblea al quartiere Maristella, uno di quelli interessati al rinnovo del Comitato di quartiere (foto di repertorio)

Si terranno il 28 ottobre e il 4 novembre le elezioni per i rinnovi dei direttivi nei comitati di Quartieri, secondo  la programmazione dell’ufficio periferie del Comune. Un appuntamento elettorale che riguarda una buona fetta percentuale di cremonesi maggiorenni, 23.948, il 38,8% dei residenti in città, che vivono nei quartieri Sant’Ambrogio, con Incrociatello e via Sesto; Cavatigozzi, Picenengo, San Predengo; Zaist; Maristella; quartiere Po; Cascinetto. L’iter – secondo una tabella di marcia diffusa ad agosto ai presidenti dei  Direttivi –  comincerà il 25 settembre, con la prima delle assemblee che si teranno quartiere per quartiere per spiegare il funzionamento e il ruolo dei Comitati: primo appuntamento dunque al numero 1(S.Ambrogio), seguiranno le assemblee di Cavatigozzi (27 settembre), Zaist 28 settembre, Maristella 2 ottobre, Po 4 ottobre e Cascinetto 5 ottobre. Resta il dubbio di chi dovrà farsi carico di indire le assemblee: il regolamento  in essere (ma è in corso la revisione e le cose potrebbero cambiare), parla di ‘direttivo dimissionario’, ma risulta difficile pensare che quello del quartiere Po, che si è polemicamente dimesso lo scorso maggio, attui la procedura. Sempre secondo il regolamento attuale, “l’inizio della presentazione delle candidature avverrà 45 giorni prima della scadenza del mandato del Direttivo in carica mentre terminerà improrogabilmente alle ore 18 del 15° giorno antecedente la data delle elezioni, allo scopo di poter verificare e pubblicare almeno 7 giorni prima delle elezioni l’elenco delle candidature”. Lo stato di fatto però non corrisponde a quanto previsto dal regolamento, visto che alcuni direttivi sono già scaduti da parecchi mesi e, essendo la durata in carica tassativamente di 4 anni, non avrebbero più alcun titolo per operare.

Anche per risolvere alcune parti controverse del regolamento l’assessore alle Periferie Rosita Viola aveva avviato mesi fa il percorso di revisione del regolamento, che però non è ancora arrivato a conclusione. Secondo alcuni membri dei direttivi, non avrebbe senso votare con il regolamento vecchio e poi varare quello nuovo in corso di mandato. Come l’ex consigliere del quartiere 10, Po, Stefano Bocci:  “Se si va alle elezioni con l’attuale regolamento, non è giusto, secondo me, cambiarlo poi, in corso d’opera, semplicemente perché l’attuale regolamento non prevede che possa essere cambiato, in nessuna sua parte; se lo si vuole cambiare  – ed, in effetti, una aggiustatina ci vorrebbe – lo si faccia, ma solo a partire dalle successive elezioni, quelle del 2021; per un minimo di onestà civica, e di rispetto verso chi si candida volontariamente, promettendo di impiegare parte del proprio tempo senza compenso alcuno, non si stravolgono i regolamenti, come pare e piace. Come si comincia, poi si finisce. In più: se io mi voglio candidare, o anche solo se vado a votare, lo faccio pensando e sapendo quello che potrò o non potrò fare in base al regolamento vigente; se poi cambiano le carte in tavola strada facendo, cosa succede?

E poi, come le cambiano? Le cambiano in modo che il Direttivo X, che magari dà un po’ fastidio, possa continuare a farlo (è quella che si chiama Democrazia?) o le cambiano in modo che non possa più infastidire (questa come si chiama)? Un Direttivo imposta la propria attività sulla base del regolamento vigente; come fa a programmarla sapendo che dopo qualche tempo, ma non quando, forse dovrà cambiare progetti? No, secondo me il nuovo regolamento dovrebbe entrare in vigore a partire dalle prossime elezioni”.

g.biagi

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