Cronaca

Grazie all’Estate di carità a Makeni elettricità stabile e connessione internet

Oltre 4.300 euro, è la somma raccolta negli oratori cremonesi durante l’estate 2016 nell’ambito del consueto progetto ‘Estate di carità’: soldi che sono ora stati consegnati una missionaria originaria della diocesi: suor Patrizia Di Clemente, religiosa comboniana nativa di Mozzanica che opera a Lusaka, la capitale dello Zambia.

Grazie a questa donazione, è stato possibile approntare un sistema di pannelli fotovoltaici e di batterie per poter avere a disposizione dei ragazzi che ospita la comunità di Makeni, connessione ad internet ed elettricità non più a singhiozzo, con il vantaggio di poter allargare la gamma di proposte di formazione anche alle giovani mamme che frequentano la Casa della Suore Comboniane.

La suora è infatti superiora della comunità di Makeni, nella periferia ovest di Lusaka, dove da alcuni anni il suo Istituto è impegnato nella gestione di un progetto di formazione integrale per ragazze orfane che non hanno mai frequentato la scuola o che, per motivi finanziari, non hanno potuto continuare la loro istruzione primaria.

Il progetto di formazione di Makeni. Le ragazze, a seconda del proprio livello scolastico, possono seguire corsi di alfabetizzazione, di lingua locale e di inglese, di aritmetica e una formazione umana e pratica che comprende anche corsi di taglio, cucito e maglieria. Nozioni che permetteranno loro di poter iniziare una micro attività imprenditoriale. Un pasto completo è offerto ogni giorno per alleviare il problema della malnutrizione, molto diffuso nella periferia della capitale. Oltre alle ragazze e alle donne già madri di famiglia, le suore Comboniane hanno avviato un progetto di alfabetizzazione anche per bambini che, per ragioni economiche, non possono permettersi di frequentare la scuola governativa.
La realtà del compound (una sorta di baraccopoli vastissima senza servizi primari: acqua, fognature, servizi sanitari, scuole) è una realtà difficile e pericolosa per i più piccoli, il cui futuro è reso davvero incerto e precario.

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