Rifiuti: al Cambonino saranno chiusi i due garage Nuovi locali sotto i porticati
Aler e Linea Gestioni (ex Aem) si sono impegnate a trovare una soluzione per il problema rifiuti al Cambonino, in particolare i fabbricati ai civici 2 – 4 – 6 di via Nuvolone dove i residenti da mesi lamentano una situazione insostenibile e oltre i confini della legalità. Ieri pomeriggio si sono incontrati il presidente del comitato di Quartiere, Antonio Croci, il direttore dell’Aler Maurizio Boldori e il dirigente di Linea Gestioni Giovanni Damiani per trovare soluzioni operative utili a risolvere sia il problema dell’abbandono degli ingombranti accanto ai cassoni, sia quello del locale rifiuti rimediato in qualche maniera in due garage condominiali, non adatti allo scopo e non in regola con le norme igieniche. Le foto di questi due locali circolano da tempo sul web, con bidoni straripanti di rifiuti più o meno differenziati, scoli maleodoranti, senza aerazione, senza prese d’acqua per le pulizie, in pratica fuori legge. L’intervento risolutivo dovrebbe arrivare a breve da parte di Aler, che realizzerà dei locali idonei sotto i porticati, uno per ciascun condominio e chiuderà definitivamente i due garage finora utilizzati come ripiego. Per evitare la ‘migrazione’ dei rifiuti da un condominio all’altro, pratica purtroppo diffusa, questi locali verranno chiusi a chiave, in dotazione a ciascun residente. “L’importante – afferma Croci, che nei giorni scorsi scorsi ha dovuto tenere a bada l’esasperazione dei residenti decisi ad interpellare Striscia la Notizia e le Iene, pur di arrivare a un risultato – è che questi locali siano fatti non tanto per fare, ma a norma, in muratura, con scarichi e prese adatte per le pulizie. Insomma, locali in regola”. Già domani, inoltre, un tecnico dell’Aler effettuerà un sopralluogo nelle cantine di questi condomini dove con gli anni si sono accumulati rifiuti ingombranti, mai ritirati da nessuno. Saranno successivamente portati via, compatibilmente con la disponibilità di Linea Gestioni che comunque, effettua da sempre il ritiro gratuito degli ingombranti a domicilio, su prenotazione.
“Questa situazione non piace a nessuno, nemmeno ad Aler”, continua Croci. “Il problema è che in questo quartiere risiedono 26 nazionalità diverse, nel condominio dove abito io su 80 famiglie, una ventina sono italiane, 15 sono rom, gli altri sono un mondo multietnico, e non è facile far capire a tutti le regole. E finora i tentativi fatti dai tutor non sono stati sufficienti: sono venuti, suonano ai campanelli, ma non sono molti quelli che aprono la porta”. Una popolazione difficile da intercettare, crogiolo di diversità, ma anche di problemi che non si possono risolvere con cartelli multilingue, uno degli espedienti trovati dal Comune per cercare di educare allo smaltimento dei rifiuti, ma assai poco risolutivo. Forse sarebbe necessaria un’assemblea plenaria in più serate, ma è facile immaginare che a partecipare sarebbero sempre gli stessi. Magari solo quelli che le regole le rispettano già.
Intanto si profila una possibile soluzione anche per l’abbandono degli ingombranti nelle aree scoperte, accanto ai cassonetti: un’ipotesi al vaglio del gestore dei rifiuti è eliminare questi cassonetti dall’area pubblica in modo da disincentivare gli illeciti e collocare dei maxi contenitori di raccolta non in maniera stabile, ma periodicamente (come avviene per il verde). A cadenze variabili poi Linea si preoccuperà di svuotarli.
Intanto in casa Aler pare si stiano prendendo provvedimenti, sollecitando anche altri enti, per arginare le latenti accuse di cattiva gestione degli immobili di proprietà al Cambonino. Nei prossimi giorni dovrebbero essere diffuse notizie più precise su quali sono i compiti di Aler nei propri condomini, compiti che sono ben distinti da quelli dei servizi sociali.
g.biagi