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Copertura Curva Sud dello Zini: proseguono i lavori. Superata la fase più delicata

foto Sessa

Una struttura leggera, elegante, avveniristica. Così appare oggi lo stadio Zini visto dal parcheggio di via Cardinal Massaia. I lavori, cominciati lo scorso mese di luglio, hanno superato lo scoglio più delicato, quello della posa dello scheletro sulle 12 colonne in acciaio che sosterranno la copertura della sud Erminio Favalli. 4 mila posti a sedere che da quest’anno saranno protetti dalle intemperie, un regalo che il patron Arvedi ha deciso di donare ai tifosi grigiorossi a margine dei festeggiamenti per la serie B. E’ stata di fatto una lotta contro il tempo, per fare sì che i lavori possano essere completati in tempo per la prima in casa della Cremonese, domenica 3 settembre, quando sul manto erboso dello Zini arriverà l’Avellino.

Bollenti giornate estive in cui gli addetti ai lavori non si sono risparmiati per rispettare i tempi di consegna, culminati nella fase più spettacolare, quella del sollevamento di ciascuno dei sei moduli di copertura, attraverso l’utilizzo di un gru di oltre 25 metri di altezza.

Il tutto sotto gli occhi dei tanti curiosi che, giorno dopo giorno, hanno seguito l’avanzamento dei lavori chiedendosi quale sarebbe stato il risultato finale. Con i lavori dell’estate 2017 cambia dunque ancora una volta la fisionomia dello stadio intitolato a Giovanni Zini, portiere dell’U.S. Cremonese deceduto durante la prima guerra mondiale

Le rivoluzioni più importanti, in tempi recenti, avvennero in occasioni di storiche promozioni della Cremonese: in serie A, nel 1984, quando con il rifacimento della curva Sud, il tifo, allora presente nell’attuale settore ospiti, si trasferì definitivamente dall’altra parte rispetto al campo, e negli anni ’90 con l’innalzamento dei distinti, grazie alla struttura in tubi innocenti, che sarà a breve demolita, per far spazio ad un altro adeguamento dello stadio, la copertura dei distinti, che partirà a lavori della curva ultimati. (foto Sessa)

Cristina Coppola 

 

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