Cronaca

Camping al Po: il gestore risponde alle critiche. Tra giugno e luglio 500 turisti

Dopo la serie di critiche arrivate da più parti sull’aspetto spoglio del nuovo campeggio presso il parco al Po, il gestore che l’ha preso in carico con inaugurazione il 27 maggio – il consorzio di cooperative Il Sol.co –  ha stilato un primo bilancio dell’attività, che necessariamente deve fare i conti con le condizioni di partenza in cui l’ha ricevuta dall’amministrazione comunale, che non erano certo ottimali.  “La sistemazione di quest’area – spiega Giusy Biaggi, presidente del consorzio cremonese –  non è stata semplice: una parte della struttura era in disuso e altri spazi erano da attrezzare ex-novo. L’avvio dell’attività ha destato, come spesso accade, reazioni, commenti e giudizi: alcuni fortemente critici e negativi; altri entusiastici e propositivi. Pertanto, come gestori del Camping Parco al Po, desideriamo condividere con la cittadinanza l’andamento dell’attività ricettiva e il senso delle scelte che fino ad ora abbiamo fatto e che faremo.

“L’area si trova nel Parco del Po (tra il Ristorante Dordoni e le Colonie Padane), in una posizione ottimale perché immersa nella natura ma, allo stesso tempo, vicina al centro città. Accanto al Camping corre la pista ciclabile VenTo, ciclovia che sta gradualmente aumentando la propria percorribilità ed attrattività. Nell’area sono presenti 56 piazzole per sosta camper dotate di colonnette con l’attacco dell’energia elettrica e l’acqua. 5 piazzole sono dotate di una copertura temporanea (primavera ed estate) per l’ombreggiatura. Ai turisti si garantiscono la sosta in area videosorvegliata, l’accesso al camper service per il carico e scarico delle acque reflue, servizi igienici attrezzati con docce, lavatoi, area ristoro attrezzata con piccolo minimarket, zona armadietti con chiave di sicurezza, noleggio biciclette. È sempre possibile accedere al camping poiché l’ingresso è automatizzato (come accade nei parcheggi a pagamento) ed attivo 24ore su 24. La presenza degli operatori è garantita per 8 ore al giorno ma, anche in assenza di essi, è possibile l’accesso e la sosta. Gli investimenti in automazione sono stati sostenuti soprattutto per garantire un servizio continuativo anche in assenza del personale. Oltre alla ricettività di camper e caravan è ammessa la sosta in tenda (per cicloturisti o per turisti che viaggiano in auto). Anche per essi è possibile accedere tramite sistema automatizzato. Il check in dei turisti viene fatto dall’operatore in turno ed è sempre garantita una reperibilità telefonica.

Fin dalla progettazione dell’attività e cogliendo una richiesta da parte di podisti cremonesi (singoli od organizzati), si è pensato di promuovere la sosta per gli atleti che, arrivando in auto/bici/moto, desiderano parcheggiare il loro mezzo in zona sicura e videosorvegliata, fare attività sportiva lungo il fiume, rientrare, fare la doccia e poi lasciare l’area. Metto in evidenza due critiche che abbiamo più volte ricevuto in queste settimane: “non c’è ombra” e “sembra chiuso”. Sulla carenza di ombra non ci sono dubbi: gli alberi presenti sono bassi e senza chioma. Per questo motivo abbiamo messo in campo due azioni: l’installazione di 5 coperture temporanee ombreggianti per 5 piazzole e la piantumazione di 40 piante della tipologia Celtis Australis (detto “bagolaro”). Gli ombreggianti sono stati posizionati a metà giugno mentre per la piantumazione stiamo seguendo i suggerimenti dei vivaisti: per favorire l’attecchimento e la crescita sarà opportuno piantumare in autunno o a fine inverno. Abbiamo ordinato piante con una circonferenza del tronco di cm 30 e i vivaisti dicono che, se tutto andrà per il meglio, nel giro di un paio d’anni queste piante saranno in grado di fare una bella ombreggiatura. Su questo, davvero, dobbiamo solo attendere ed aiutare la natura a fare il suo corso”

La presidente non si sottrae nemmeno alla critiche sul fatto che il campeggio “sembri chiuso”: “Probabilmente – puntualizza –  dobbiamo migliorare la comunicazione (sia in termini di segnaletica sul posto che sui social) e la “leggibilità” del luogo. Ma, come accennato sopra, l’area sosta è sostanzialmente ‘sempre aperta’ proprio perché il suo accesso è pensato mediante sistemi automatizzati. Veniamo velocemente ai numeri di questi primi due mesi: nel mese di giugno abbiamo ospitato 191 turisti e nel mese di luglio 307. I turisti, al 90% stranieri (provenienze prevalenti Germania, Austria, Francia, Olanda), sostano generalmente una notte perché in tour per l’Italia. I riscontri avuti fino ad ora sono stati positivi: i turisti apprezzano l’area e ne danno riscontro verbalmente, sui social e sui blog di settore. Le azioni di miglioramento da attuare sono chiaramente molte. Ne accenniamo in questa sede due: aumentare la conoscenza dell’area attraverso un’adeguata azione di marketing; migliorare l’ospitalità cercando di “far sostare” i turisti per più di una notte (cosa non semplicissima in una città come Cremona che ospita turisti per brevi periodi). Garantiamo che stiamo mettendo tutto il nostro impegno per raggiungere questi obiettivi. Tutto ciò che i cittadini vorranno farci presente e suggerirci per il miglioramento del servizio e della qualità dell’accoglienza turistica sarà per noi più che gradito e costituirà un’occasione per crescere insieme. Massima disponibilità a crescere e costruire… non certo a prestare il fianco a strumentalizzazioni o atteggiamenti distruttivi. Abbiamo davanti 9 anni di tempo e, come tutte le attività imprenditoriali che si trovano in fase di avvio, non ci illudiamo di arrivare in pochi mesi al punto di pareggio tra costi e ricavi. Ciò che perderemo in questi mesi costituirà il rischio di impresa calcolato che ogni attività porta con sé. Certamente non peserà sulle tasche dei cittadini cremonesi perché trattasi di attività privata di impresa. Crediamo che il Camping Parco al Po costituisca una opportunità per la città di Cremona e per i suoi cittadini; per questo motivo, come imprese sociali, ci stiamo investendo”.

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