Escluso dal servizio civile perchè partecipò agli scontri Esposti chiede danni morali
Chiede i danni al Comune di Cremona Filippo Esposti. In tutto quasi 5000 mila euro di cui 1735,20 pari al rimborso spese che avrebbe dovuto ricevere per i mesi da dicembre 2016 a marzo 2017, e tremila euro a titolo di risarcimento per il danno non patrimoniale subito. Attraverso il suo avvocato, Paolo Bregalanti, è stata protocollata una lettera datata 24 luglio per un invito alla stipula di una convenzione di negoziazione assistita, in sostanza un tentativo di conciliazione . Ma non è nelle intenzioni del Comune risarcire Esposti, alla richiesta danni potrebbe seguire una causa contro il Comune. La colpa che si porta dietro Esposti è quella di aver partecipato come militante del centro sociale Dordoni al corteo antifascista del 24 gennaio 2015, quando Cremona fu devastata dai black bloc che danneggiarono vetrine di negozi, banche e assaltarono pure il comando dei vigili. Esposti finì a processo come imputato, ma fu anche assolto in primo grado. Nel frattempo partecipò al bando comunale per il servizio civile, e dal Comune fu dichiarato idoneo. Ma non fu chiamato, per via dell’imputazione nel processo. Ecco allora che l’informatico residente a Pizzighettone si è rivolto ad un avvocato per far valere le sue ragioni. Dal Comune, costituitosi parte civile nel processo per i danni arrecati alla città, l’amministrazione aveva fatto sapere che si era ravvisato il palese conflitto di interessi con Esposti, tra l’altro coinvolto in un’altra vicenda giudiziaria: è stato rinviato a giudizio per la rissa a colpi di spranghe scoppiata sul piazzale dello stadio Zini tra un gruppo del Dordoni e gli attivisti di CasaPound dopo il derby Cremona-Mantova la domenica prima della guerriglia.
S.G.