Investì e uccise manifestante a Pc: per autista di Cremona chiesto rinvio a giudizio
Chiesto dalla procura di Piacenza il rinvio a giudizio del camionista 44enne di Cremona che lo scorso settembre travolse e uccise il manifestante egiziano Ahmed Abdel Salam, 53enne anni, davanti a cancelli della ditta di trasporti e logistica Gls in via Riva a Montale. Quel giorno lo straniero, insieme ad altri manifestanti del sindacato Usb, stava picchettando i cancelli dell’azienda quando il tir condotto dal cremonese lo investì, uccidendolo sul colpo. La sua morte provocò un’accesa protesta da più parti nel mondo sindacale, protesta che sfociò nel corteo di qualche giorno dopo attraversò la città. Per il cremonese, inizialmente indagato per omicidio volontario, il pm Emilio Pisante ha chiesto il rinvio a giudizio per l’accusa meno pesante di omicidio stradale. L’udienza è stata fissata in settembre. I difensori punteranno sul fatto che il camionista, dipendente di una azienda di trasporti che lavora per la Gls, non guidava oltre i limiti di velocità e non aveva assunto né alcol né droghe. L’accusa, invece, contesta la mancata attenzione da parte dell’autista che nell’uscire non avrebbe adottato le opportune cautele di sicurezza proprio per la presenza di quei dimostranti nei pressi del cancello il cui obiettivo era quello di bloccare i mezzi. La procura, però, parla anche di “comportamento scorretto” della vittima, che si era portata sulla sede stradale “con la verosimile finalità di bloccare la ripartenza del mezzo (agendo questi in modo incauto, in quanto non si muoveva in modo organizzato con gli altri manifestanti e non operava in modo di avere la certezza di rendere riconoscibile la sua presenza da parte dell’autista)”.