Cronaca

Centro Fumetto e Informagiovani: partiti i lavori per le nuove sedi a Palazzo Affaitati

Il sopralluogo svoltosi in mattinata

Sono finalmente partiti i lavori per il recupero degli spazi dell’ex Museo Stadivariano, a Palazzo Affaitati, che da tempo erano adibiti a deposito: uno spazio complessivo di circa 700 metri quadrati che sarà diviso tra l’Informagiovani e il Centro Fumetto Andrea Pazienza. Entrambe le sedi avranno accesso da via Palestro e andranno a costituire, insieme agli spazi del Museo Civico e della Biblioteca, entrambi siti in Palazzo Affaitati, il Polo della cultura. “Si tratta di uno dei poli di sviluppo della città, che si collega con il sistema museale e delle biblioteche” commenta il sindaco Gianluca Galimberti. “Questo progetto, dal costo di 800mila euro suddivisi a metà tra Comune e Regione, ci consente inoltre un notevole risparmio: lasciando infatti le attuali sedi in cui questi servizi sono in affitto, risparmieremo circa 40mila euro ogni anno”.

L’intervento, che rappresenta un importante tassello nel quadro del completo recupero funzionale del palazzo, nell’ambito del piano di razionalizzazione delle sedi comunali con la riduzione di locazioni passive e del progetto regionale Cult City, è stato presentato questa mattina durante un sopralluogo, a cui hanno partecipato il sindaco Galimberti insieme all’assessore Andrea Virgilio, accompagnati dal dirigente del Settore Progettazione, Rigenerazione Urbana e Manutenzione Ruggero Carletti, dalla Dirigente del Settore Cultura, Musei e City branding Maurizia Quaglia e dai responsabili del Centro Fumetto Michele Ginevra e dell’Informagiovani Maria Carmen Russo.

Si tratta altresì di un intervento di rigenerazione urbana, come evidenzia lo stesso primo cittadino: “questo comparto si trova in pieno centro, vicinissimo a corso Garibaldi, e fa parte dei progetti di rigenerazione urbana del centro, ma allo stesso tempo offre un servizio ulteriore al sistema scolastico”.

“Si è fatto un grande lavoro progettuale, che in questo caso ha riguardato un edificio di pregio ma che più in generale riguarda anche diversi comparti, come la riqualificazione degli edifici di edilizia residenziale pubblica o delle scuole” aggiunge l’assessore Virgilio. “Per riuscire ad accedere a fondi regionali, nazionali o europei occore la tempestività dei progetti e su questo i nostri uffici stanno lavorando molto bene: basti pensare che solo sugli edifici scolastici abbiamo raddoppiato gli investimenti fatti dalla precedente amministrazione. Ma anche su comparto degli edifici di pregio si sta lavorando molto”.

Dunque nel corpo nord, sulla sinistra, verrà ospitato il nuovo Informagiovani, in ampi locali con ingresso dal giardino di via Palestro, grazie alla sistemazione dell’accesso già esistente caratterizzato da una gradinata in pietra. Il nuovo blocco servizi sarà sviluppato nell’ex bagno del custode. Saranno demolite le superfetazioni che occludono alcune arcate e per suddividere gli spazi destinati ad uffici dalle zone frequentate dal pubblico saranno posati telai in metallo e vetro per consentire alla luce naturale proveniente dalle finestre di arrivare fino alla parte mediana del profondo corpo di fabbrica.

“Il nuovo Informagiovani, in questa struttura, potrà essere più efficiente, in quanto questi spazi ci consentiranno di migliorare la consulenza specialistica” spiega la coordinatrice Carmen Russo. “Ma questo spazio vuole altresì creare un’osmosi con l’altra struttura, quella del Centro Fumetto, a cui sarà comunque collegata attraverso una porta: sono convinta che su diverse cose potremo lavorare insieme”.

Il nuovo Centro Fumetto sarà situato a destra, nel corpo est. Verrà sfruttato tutto lo spazio che si snoda dall’accesso dall’androne carraio in lato Sud fino alla zona attualmente occupata dai macchinari di ventilazione, sviluppando le aree funzionali lungo l’ampia sala caratterizzata da colonne, archi e volte. Gli attuali bagni del corpo Est saranno smantellati e sarà realizzato un nuovo gruppo di servizi nella zona di incrocio fra corpo Est e corpo Nord. “Avremo una grande sala comune, che verrè utilizzata per l’accoglienza degli utenti, come biblioteca e sala lettura ma anche per organizzarvi degli eventi” spiega Michele Ginevra, responsabile del Centro.

Tutte le attuali vetrate, di entrambe le sedi, verranno sostituite con vetri trasparenti, che si affacceranno sul giardino creando un effetto di collegamento tra interno ed esterno.

IL PROGETTO

Il progetto definitivo è stato approvato dalla Giunta comunale il 7 dicembre 2016, quello esecutivo il 4 maggio scorso con determina dirigenziale. E’ seguita la procedura aperta per l’aggiudicazione dei lavori. La gara, che ha visto la partecipazione di ben 72 concorrenti provenienti da tutta Italia, è stata aggiudicata alla ditta CESAG S.R.L. di Genova.  Il costo dell’intervento è di 800mila euro ed è inserito nel Programma triennale delle Opere Pubbliche. Lo stanziamento del Comune di Cremona è di 403.697 mila euro, mentre 296.393 mila euro sono cofinanziati da Regione Lombardia all’interno del progetto Cult City. Nei giorni scorsi è stata effettuata la consegna dei lavori all’impresa ed oggi è iniziato l’allestimento del cantiere. La redazione progettuale è stata curata dal Settore Progettazione, Rigenerazione Urbana e Manutenzione diretto dall’arch. Ruggero Carletti, in particolare l’arch. Paolo Rambaldi ha elaborato il progetto architettonico.

L’obiettivo è valorizzare questa parte di Palazzo Affaitati in disuso restituendola all’utilizzo dei cittadini, in particolare dei giovani in quanto collocata sulla strada dove si trovano i principali istituti scolastici superiori di Cremona. La riqualificazione funzionale e il risanamento architettonico consentiranno di dare nuova vita a tale contesto di elevato valore architettonico ed ambientale. Un primo passo in tale direzione è già avvenuto con i recenti interventi sul Giardino dei profumi, realizzato dal Distretto Rotary 2050, dal Servizio Progettazione Verde del Comune e da Inner Wheel, in sinergia con l’Unione Italia Ciechi ed Ipovedenti.

La riqualificazione riguarderà le ali d’impianto ottocentesco prospicienti il giardino che si affaccia su via Palestro, in parte in disuso da almeno un decennio, in parte occupate dal deposito museale di materiali in questi giorni ricollocati in altra sede. In generale il progetto prevede alcune modifiche degli spazi attraverso l’eliminazione di tramezzature e tamponamenti di epoca recente, il rinnovo di tutta la dotazione impiantistica di riscaldamento e raffrescamento, degli impianti elettrici e speciali, nuovi servizi igienici, la sostituzione di tutti i serramenti, su modello di quelli utilizzati nelle precedenti ristrutturazioni del Museo Civico, il rinnovo delle pavimentazioni utilizzando elementi sopraelevati che consentano la distribuzione degli impianti senza intaccare le superfici murarie originali, il ripristino degli intonaci ammalorati e la tinteggiatura delle superfici interne.

L’intervento è volto a recuperare il complesso che si snoda lungo via Palestro attraverso un risanamento architettonico e impiantistico riguardante tutto il piano terra. Dato che  Palazzo Affaitati è vincolato, il progetto definitivo è stato sottoposto al parere della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio che si è espressa dando alcune indicazioni che sono state recepite, quali il recupero della spazialità originaria dell’androne di accesso al cortile interno mediante la demolizione della muratura che delimita gli spazi interni. Per rispettare il più possibile l’antico impianto murario si è scelto di eliminare le pavimentazioni più recenti. Gli impianti tecnologici saranno distribuiti sotto un pavimento sopraelevato, così da ridurre al minimo i percorsi sottotraccia e da consentire in futuro eventuali modifiche. Verranno sostituite tutte le grandi finestre con nuovi serramenti caratterizzati dallo stesso “segno” architettonico utilizzato nei precedenti interventi di ristrutturazione del palazzo.

I LAVORI
Il pavimento sopraelevato sarà costituito da elementi monolitici di cemento e graniglia di marmo levigata e lucidata, a sembianza del seminato alla veneziana già utilizzato nella ristrutturazione delle sale del Museo Civico. La suddivisione degli spazi interni nel corpo Nord, considerata la profondità, sarà realizzata con serramenti in metallo e vetro in modo da lasciar filtrare la luce proveniente dalle finestre poste sul lato del giardino. Per migliorare l’illuminazione saranno inoltre aperte tre finestre e una portafinestra nel muro di tamponamento sul lato settentrionale che delimita il piccolo cortile confinante con palazzo Soldi. Gli spazi interni saranno dotati di due nuovi impianti di climatizzazione, alimentati dalle centrali già a servizio dell’intero complesso.  Gli impianti elettrici, oltre ai normali servizi di illuminazione e forza motrice, comprendono l’impianto di rilevazione fumi, il cablaggio strutturato collegato alla rete dati comunale e l’impianto d’allarme antintrusione.  Per quanto riguarda gli interventi all’esterno, oltre al recupero del cortiletto di palazzo Soldi, sarà rivisto l’androne in funzione del suo allargamento. Sarà realizzata una nuova pavimentazione, sistemati gli intonaci, integrato l’impianto di illuminazione e recuperata l’intera volta a botte eliminando le superfetazioni murarie e i controsoffitti in cartongesso. Saranno comunque adottate soluzioni rispettose del valore storico ed architettonico del palazzo.

Laura Bosio

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