Cronaca

Spettacoli di Acquedotte: 116mila euro di costi, 90mila pagati dagli sponsor pubblici

Il pubblico in piazza Duomo al concerto di Max Gazzè (foto Sessa)

Ammonta a 116mila euro il costo dell’edizione 2017 del festival Acquedotte, organizzato per il terzo anno sull’asse Cremona – Salò, 10 eventi tra concerti, mostre, dibattiti   in piazza del Comune (stasera 17 luglio concerto di Francesco Renga) e a palazzo Trecchi. 14mila euro gli introiti previsti dalla vendita dei biglietti, ma il grosso è garantito dagli sponsor: 102mila euro, di cui 48.800 concessi da Autostrade Centro Padane S.p.A.; 12.200 da Trasmec S.r.l. di Casalbuttano; 41.000 euro da Padania Acque spa, il gestore unico del ciclo idrico provinciale, società partecipata dai comuni. Dunque, un grosso contributo di parte pubblica, quello che arriva dall’azienda che gestisce acquedotti, fognature, impianti di depurazione, come pure da Centropadane, che ha da poco cambiato cda (presidente il bresciano Fabrizio Scuri) nata come società degli enti locali cremonesi – bresciani – piacentini, ma ormai controllata dal gruppo Gavio, che ha da poco firmato la convenzione con il Ministero per rendere operativa la concessione dell’A21. E d’altra parte i bilanci di queste società giustificano gli investimenti nelle sponsorizzazioni: 10,6 milioni di euro l’utile netto dichiarato da Centropadane nel 2016; 2 milioni quello dichiarato da Padanie Acque.

Il programma di Acquedotte prevede, dopo il concerto di questa sera di Renga, quattro altri appuntamenti a palazzo Trecchi: il jazz di Sarah Mckenzie il 19 luglio; il 25 luglio il MIDj jazz day;  il 31 luglio incontro con Mario Tozzi e il 4 agosto chiusura della parte cremonese con il Solis String Quartet.

 

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