Scuola: Regione 'taglia' ore assistenza a studenti disabili Anffas: 'Fateci segnalazioni'
Con deliberazione X/6832 dello scorso trenta giugno, la Giunta della Regione Lombardia ha approvato le «linee guida per lo svolgimento dei servizi a supporto dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità» che prevedono lo stanziamento di 8,5 milioni di euro per garantire l’attivazione di tutti i servizi già dal primo giorno dell’anno scolastico 2017/2018 e definiscono le relative competenze. Ovvero: le Ats hanno il compito di garantire i servizi di inclusione scolastica degli alunni e studenti disabili. Mentre i Comuni sono chiamati a garantire i servizi di assistenza ad personam, cioè: l’assistente per l’autonomia e quello per la comunicazione, il servizio di trasporto per tutti gli studenti con disabilità, anche quelli che frequentano le scuole superiori e i corsi di formazione professionale, come già avviene per gli alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado. Tuttavia è stato anche definito il numero di ore settimanali per l’assistenza agli alunni disabili durante le lezioni. Si va da 5 a 10 ore settimanali a seconda della gravità dell’handicap. Finora la media settimanale era di 16 ore. Un taglio che potrebbe mettere in difficoltà famiglie già provate dalla disabilità e che rende più problematica l’inclusione scolastica dei ragazzi diversamente abili.
Diversi dirigenti scolastici della Lombardia, vedi Brescia, hanno già manifestato la loro preoccupazione. Perché a questo punto le domanda sorge spontanea: Con la nuova disposizione, che vede rimborsate ai Comuni fino a un massimo di dieci ore settimanali contro le 16 attualmente di media, chi affancherà l’alunno in caso di orario prolungato o disabilità grave? O chi pagherà in caso le altre ore necessarie? A tal proposito va chiarito che l’alunno disabile a scuola è supportato per un numero limitato di ore dall’insegnante di sostegno, ma questa non è l’unica figura di supporto all’alunno. Spesso infatti, a seconda della gravità certificata e del tipo di disabilità, all’alunno può venir assegnato un assistente all’autonomia o alla comunicazione. Il monte ore di copertura da parte di queste figure professionali è fissato dal comune secondo gli obiettivi del Pei (Piano educativo individualizzato). Detto questo, va ulteriormente chiarito che in caso di ore non coperte dall’assistente, può essere richiesto appoggio all’insegnate di sostegno che non sempre riuscirà ad aderire, non potendo sforare il rapporto di un insegnante ogni due alunni con disabilità». “La delibera – dice Dario Diotti, presidente dell’Anffas di Cremona, (intento a preparare l’Anfass Grill che si terrà la sera del 14 luglio alla Cascina Maschi con la conduzione di Michelangelo Gazzoni) in generale è buona, perché stabilisce finalmente con chiarezza le competenze dei vari enti coinvolti. Bisogna capire poi come verrà attuata. Se poi veramente si dovesse concretizzare nella realtà una riduzione delle ore di assistenza sarebbe assurdo. Prima di muoverci aspettiamo che arrivi settembre e vediamo. Al tal proposito invitiamo tutti coloro che dovessero avere problemi a segnalarcelo, preso le sedi Anffas di Cremona (0372-26612) e Crema (0373-82670)”.