Cronaca

160 nuovi treni dalla Regione M5S: 'Un gioco di prestigio' Alloni: 'Quando li vedremo?'

AGGIORNAMENTO – La Commissione Bilancio della Regione ha approvato nel pomeriggio di oggi martedì 11 luglio un emendamento all’assestamento di bilancio proposto dall’assessore all’economia Massimo Garavaglia con il quale si prevede uno straordinario investimento pluriennale di 1,6 miliardi di euro per l’acquisto di almeno 160 nuovi treni destinati ai pendolari lombardi.

“Si tratta di risorse – ha commentato il consigliere di Forza Italia Carlo Malvezzi – divise tra Regione Lombardia (1 miliardo di euro) e lo Stato e il gestore del servizio per acquistare direttamente materiale rotabile e sostituire il 50% della flotta attuale. Una soluzione radicale che punta a risolvere la problematica della qualità dei treni, che rappresenta il più grande investimento degli ultimi 15 anni sul sistema ferroviario e che dimostra come Regione Lombardia ha voluto rispondere con determinazione e puntualità alle richieste giunte da tanti cittadini che utilizzano quotidianamente il trasporto ferroviario”.

La gara per l’acquisto dei treni verrà bandita entro la fine del 2017, mentre le prime consegne avverranno a partire dal 2019 e si completeranno entro i prossimi cinque anni andando a sommarsi ai 67 treni già sostituiti e entrati in servizio anche sulle nostre linee.

“Grazie a questa operazione – ha concluso Malvezzi – fortemente voluta dal Presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, dall’Assessore ai trasporti Alessandro Sorte e sostenuta dall’intera coalizione che governa Regione Lombardia, sarà possibile ridurre entro  i prossimi 5/6 anni l’età media dei treni, dagli attuali 18 anni a 12. Mentre lo stato riduce gli investimenti ed aumenta la spesa corrente, Regione Lombardia inverte il rapporto e destina straordinarie risorse ad investimenti diminuendo la spesa corrente, confermandosi ancora una volta come istituzione più virtuosa del paese”.

Sul nuovo investimento è intervenuto il M5S Lombardia: “Dopo la debacle estiva del servizio ferroviario e migliaia di pendolari imbestialiti, arriva la ‘sparata’ di Maroni che annuncia investimenti per 160 nuovi treni per un ammontare di 1,6miliardi di euro con un emendamento che vincola il bilancio regionale da qui al 2032.

Con un abile gioco di prestigio, Maroni fa apparire sulla scena 160 nuovi treni: ma c’è il ‘barbatrucco’. A guardar bene le carte, da qui al 2019 lo stanziamento sarà di soli 100 milioni sul 1,6 miliardi annunciati. 100 milioni bastevoli al massimo per l’acquisto di 10 treni che – se andrà bene – saranno messi in circolazione nel 2020. Gli altri 150 treni? Li vedranno forse i nipoti dei pendolari nel 2050.

Si tratta della solita scenografica operazione di marketing elettorale costruita con promesse iperboliche sulle spalle di viaggiatori e pendolari costretti a treni da terzo mondo.

Ma i giochi di prestigio di Maroni hanno le gambe corte: rimandare al 2032 la soluzione dell’emergenza trasporto pubblico in Lombardia è solo il maldestro tentativo di salvare la faccia di fronte ai pendolari a fine legislatura.

In questi quattro anni Maroni ha preferito puntare tutto su Brebemi, Teem e Pedemontana, tenendo la testa sotto la sabbia di fronte agli scandali che hanno investito Fnm, o sugli affidamenti senza gara di Trenord ignorando l’appello del M5S che chiedeva un giro di vite su Fnm, Trenord e le controllate regionali, all’insegna della trasparenza e della lotta agli sprechi.

Ora cerca di correre ai ripari, ma non ci sono i tempi, la situazione del servizio ferroviario regionale è del tutto fuori controllo, ed è l’inevitabile conseguenza delle scelte politiche della Giunta leghista.

La verità è che di treni dovrà occuparsi chi guiderà la Lombardia nella prossima legislatura. Maroni e i suoi hanno fallito e il loro tempo è scaduto. E questa manovra da campagna elettorale non basterà per riconquistare la fiducia definitivamente persa agli occhi dei 700,000 pendolari lombardi”.

Infine l’intervento di Agostino Alloni, del Pd: “Di fronte agli enormi disagi che stanno subendo i pendolari in questa calda estate 2017, Maroni ha giocato la carta dell’acquisto di nuovi treni direttamente da parte di Regione Lombardia? Molto bene, verrebbe da dire – commenta a caldo il consigliere PD Agostino Alloni che, entrando nel merito della questione, specifica – l’acquisto è finanziato dal 2017 al 2032, per un ammontare di 30 milioni nel 2017, 35 nel 2018 e 2019, per cui 100 milioni (10 nuovi treni) nei primi tre anni e gli altri fra il 2020 e il 2032”.

“In secondo luogo – aggiunge Alloni – con questo appostamento di bilancio, Regione Lombardia esaurisce la sua capacità di fare altri investimenti. Se si fosse seguito, quattro anni fa, il nostro suggerimento di indire una gara europea per il contratto di servizio ferroviario (che la Giunta ha invece preferito affidare direttamente a Trenord, con i risultati che possiamo sperimentare tutti i giorni…), si sarebbe potuto inserire nel capitolato la possibilità di acquistare il nuovo materiale rotabile a carico del vincitore, attraverso un vero e proprio piano industriale”.

“E, soprattutto, credo che legittimamente i pendolari delle disastrate linee cremonesi vorrebbero sapere se i nuovi treni arriveranno nel 2017/2018 o se invece dovranno attendere il 2029/2030…”– conclude il consigliere dem.

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