Cultura

Cultura 2018 in città: spazio a Mina, don Primo Mazzolari e al Premio Cremona

Da Mina a Danilo Montaldi da Don Primo Mazzolari al Premio Cremona: gli appuntamenti per la Cultura 2018 a Cremona sono variegati e si rivolgono ad un’importante fascia temporale della storia cremonese: quella del ‘900. Il programma è stato presentato questa mattina in Cortile Federico II dal sindaco Gianluca Galimberti e dall’assessore alla partita, Barbara Manfredini.

“Dobbiamo riscoprire il nostro percorso del passato” ha detto il sindaco Galimberti. “Per questo nel 2016 esaltato il 500 cremonese, concentrandoci su Torriani. Nel 2017 l’attenzione è stata data al Seicento con la celebrazione di Claudio Monteverdi in occasione dei 450 anni dalla sua nascita e con la mostra attesissima dedicata al Genovesino. Per il 2018 il tema individuato sarà quello del Novecento con un focus particolare su grandi personaggi ed eventi che hanno fatto la storia della città: don Primo Mazzolari, Mina, Danilo Montaldi e il Premio Cremona”.

Uno dei grandi filoni  quindi Cremona canta Mina, pensato per valorizzare e diffondere in città, con più linguaggi espressivi e coinvolgendo realtà diverse, la più grande voce italiana del Novecento per raccontare cosa ha detto e dice a Cremona, in Italia e nel mondo nel passato, nel presente e nel futuro. “Cremona non può affrontare una programmazione sul Novecento senza recuperare e valorizzare una delle più grandi voci italiane di sempre, Mina” ha detto il sindaco. Il progetto durerà da giugno a novembre con appuntamenti nuovi strutturati ad hoc ed eventi già esistenti intonati per l’occasione alla Tigre di Cremona che possano valorizzare linguaggi diversi: dalla musica che sarà certamente protagonista, all’immagine e alla grafica con la mostra “Mauro Balletti/La Mina e la Pittura” di Mario Balletti, fotografo e grafico, collaboratore di Mina fin dagli anni ’70 che ha dato vita alle copertine di tutti gli album della cantante e all’iconografia surreale che la rappresenta da sempre.

Dal profano al sacro: spazio anche a don Primo Mazzolari, con un programma realizzato in collaborazione con Diocesi di Cremona e Fondazione Don Primo Mazzolari. “Un ruolo fondamentale verrà dato alle ‘parole di don Primo’, diffuse in città da gennaio a dicembre” evidenzia ancora il sindaco. “Importante sarà il coinvolgimento delle scuole, in sinergia con le Politiche Educative del Comune e la Pastorale scolastica, e riflessione pubblica sui temi della coscienza, della pace e della povertà”.

Insieme all’Archivio di Stato di Cremona e con una riflessione partecipata sulla cultura popolare, il Comune di Cremona vuole ripercorrere anche la figura di Danilo Montaldi, “intellettuale, sociologo, vicino ai personaggi della bassa popolanità, degli uomini del fiume, degli emarginati, di quelli della ‘leggera’ o dei militanti fuori dagli schemi partitici”.

Anche il premio Cremona al centro: lo scopo della mostra, mai allestita prima e organizzata nel periodo settembre 2018 – febbraio 2019 dal Comune di Cremona, in sinergia con GardaMusei e il MuSa di Salò, diretto da Giordano Bruno Guerri, e il Gruppo Sgarbi, è quello di ripercorrere la vicenda del Premio Cremona, che si tenne dal 1939 al 1941, attraverso l’esposizione di dipinti, di materiale fotografico dell’epoca e di allestimenti di corredo alle sezioni. “In tal modo si cercherà di ricostruire la vicenda storica del concorso di pittura istituito da Roberto Farinacci con lo scopo di sostenere l’idea di un’arte celebrativa dei valori e delle imprese del fascismo e improntata a sostenere le esigenze di propaganda ideologica del regime” spiega il sindaco.

Saranno esposti nel luogo originario del premio, al Museo Civico Ala Ponzone, i quadri che si sono conservati, anche in condizioni frammentarie, fornendo così un panorama di ciò che ancora resta della produzione legata al Premio Cremona e cercando in questo modo di indirizzare la ricerca verso ulteriori acquisizioni.

Il Museo Civico prima del Premio Cremona verrà valorizzato da altre due mostre: “My Winter’s Tale” (Il mio racconto d’inverno) di Martino Zanetti della Hausbrandt Trieste 1892 S.p.A. da metà dicembre 2017 a fine febbraio 2018 e successivamente ‘Cremonesi del ‘900’ che valorizzerà ritratti di cremonesi del Novecento, già patrimonio della Pinacoteca.

Non finisce qui: Cremona il 6 ottobre 2018 sarà la sede del Premio internazionale “International Translation Award Gerardo da Cremona”, a cui il Comune ha aderito fin dalla sua istituzione nel 2015. Il premio prende il nome dell’astronomo, diacono della Cattedrale di Toledo e traduttore italiano nato nel 1114 a Cremona. In città avverrà la cerimonia conclusiva di questo importante riconoscimento con il quale si assegna ogni anno un premio a due traduttori e due istituzioni della Riva Nord e della Riva Sud del Mediterraneo che si siano distinti per lo sviluppo ed il rafforzamento della traduzione.

Dal 10 al 15 luglio 2018 il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali e la città di Cremona ospiteranno la diciottesima edizione dell’International Biennial Conference on Baroque Music, per la prima volta in Italia. “Si tratta della più importante conferenza tematica dedicata a tutti gli aspetti della musica barocca, nata in Inghilterra negli anni Ottanta dello scorso secolo, che costituisce ormai un appuntamento di rilievo nel panorama internazionale” evidenzia il primo cittadino.

Naturalmente nel programma della cultura non poteva mancare l’ormai tradizionale appuntamento con il XV Concorso Triennale Internazionale Antonio Stradivari, che si terrà dal 7 settembre al 14 ottobre, al Museo del Violino.

Si continua anche con i grandi Festival, che in questi anni hanno caratterizzato il programma cultura della città di Cremona. A partire dal grande successo nelle Celebrazioni Monteverdiane in occasione del 450 anni dalla nascita di Claudio Monteverdi, il Festival monteverdiano a cura del Teatro Ponchielli continuerà ad elaborare un programma di altissima qualità che punta anche alla produzione.

Tornerà, intonato a Mina, il Festival Acquedotte a cura del Comune di Cremona in sinergia con Salò e con Inside Out Agency di Mantova in piazza del Comune e in altri luoghi. Continuerà il Porte Aperte Festival, la collaborazione del Comune con il Tantarobba Festival degli Amici di Robi Telli.

Appuntamenti fissi al Museo del Violino, a cura di Unomedia, saranno la rassegna Jazz tra aprile e maggio e lo Stradivari Festival tra settembre e ottobre. Il Comune di Cremona, infine, continuerà a lavorare in sinergia con la Camera di Commercio per il Cremona Summer Festival, previsto da giugno ad agosto.

E se la cultura va a braccetto con buona tavola, si confermeranno i grandi appuntamenti enogastronomici ‘di piazza’ con la Festa del Salame ad ottobre e la Festa del Torrone a novembre. “La cultura del cibo e la gastronomia sono punto di incontro tra l’autenticità di un territorio e il turista desideroso di proposte genuine, partecipative e strettamente collegate alle specificità locali. La festa del Salame e del Torrone interpretano due delle linee di sviluppo fondamentali del nostro territorio: la filiera di trasformazione della carne e il polo del dolce, con fatturati importanti. Sono manifestazioni che promuovono il territorio e che hanno la capacità di intercettare un turismo non solo italiano”.

Infine ricchissimo il calendario delle mostre a S. Maria della Pietà da gennaio a dicembre 2018. Si partirà con le illustrazioni dell’Associazione Tapirulan e si proseguirà con le esposizioni del Centro Fumetto A. Pazienza (dal 3 febbraio al 25 marzo). A seguire, i mattoncini sotto il Torrazzo di Cremona Bricks, la mostra ‘Il mondo di burattini e marionette’ voluta dalla famiglia Triboldi e la personale del pittore cremonese Giorgio Mori. Da luglio fino in autunno, spazio all’esposizione di Mauro Balletti intonata a Mina e per chiudere a novembre la micro-editoria di Minuscolo Corsivo e a dicembre ancora le illustrazioni di Tapirulan. Un polo sempre più caratterizzato da iniziative dedicate alla grafica, all’illustrazione e al fumetto.

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