Cronaca

Donne vittime di violenza, ok a tre progettualità per Cremona, Crema e Vescovato

Si è riunita l’assemblea Rete territoriale per la prevenzione e il contrasto delle violenze contro le donne istituita con il Protocollo di intesa che vede capofila la Prefettura in stretta collaborazione con il Comune di Cremona che svolge un ruolo di coordinamento operativo. L’incontro era finalizzato a prendere visione delle progettualità da candidare al bando ATS “Presentazione di adeguamento strutturale di immobili/unità abitative da destinare a sedi di centri antiviolenza e case rifugio” come previsto da disposizioni della Giunta regionale. A livello provinciale sono state presentate tre proposte da parte dei Comuni di Crema, Vescovato e Cremona.

Il Comune di Crema ha presentato un progetto per proseguire l’adeguamento della nuova sede del Centro Associazione Donne Contro la Violenza, che l’Amministrazione ha messo a disposizione in comodato d’uso: l’obiettivo è rendere la sede autonoma e funzionale rispetto alle esigenze e peculiarità delle attività del Centro stesso. L’intervento prevede l’adeguamento dei locali e dell’area esterna adiacente.

Il Comune di Vescovato ha proposto l’adeguamento strutturale di un’unità abitativa destinata all’accoglienza per la semi autonomia o autonomia di donne vittime di violenza, sole o con figli minori. In questo caso è prevista la ristrutturazione di un appartamento che si trova a Vescovato e che potrà accogliere due donne adulte, o una mamma con figli, in quanto dotato di due camere da letto. La gestione della struttura verrebbe affidata all’Azienda Sociale del Cremonese, anche per definire la realizzazione di percorsi di autonomia e di fuoriuscita dalla violenza.

Infine, il Comune di Cremona ha proposto il recupero di un alloggio destinato a struttura di accoglienza per donne vittime di violenza all’interno del complesso di “Casa Sperlari” in via Palestro. Alcuni locali posti al secondo piano dell’edificio potrebbero essere in questo modo recuperati per fini sociali. Il progetto prevede vari interventi, tra i quali la costruzione di due divisori variamente articolati per la suddivisione dei nuovi ambienti, la realizzazione della nuova impiantistica elettrica, idrica e per il riscaldamento, il rifacimento dei pavimenti, la posa di rivestimenti idonei nel bagno e nell’angolo cucina, la posa di nuovi serramenti. Dopo l’approvazione in Giunta, il progetto preliminare, nato dalla sinergia tra l’Assessora alla Vivibilità sociale Rosita Viola e l’Assessore al Territorio Andrea Virgilio, è stato presentato all’Assemblea della Rete.

I progetti proposti, sottoposti nei giorni scorsi ad un approfondimento da parte del Comitato Tecnico della Rete, coprono entrambe le tipologie di intervento previste dal bando, nonché diversi livelli di ospitalità per le donne vittime (pronto intervento e semi-autonomia), anche in considerazione dei lavori in corso per la realizzazione di una Casa rifugio ad alta protezione a valere sul bando 2015. La proposta complessiva va ad ampliare l’offerta di posti disponibili sul territorio, in coerenza con le specificità del fenomeno della presa in carico delle vittime di violenza. E’ stato inoltre evidenziato un buon livello di collegamento degli interventi proposti con le necessità manifestate dagli aderenti alla Rete territoriale.

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