Cronaca

Via XI febbraio, le posizioni tra residenti e scuola restano lontane

La prima ipotesi resta l’utilizzo di un ingresso (porta esistente o nuova, più adeguata) nel muro che separa il parcheggio di via S.Maria in Betlem e il complesso delle suore della Sacra Famiglia; ma se la richiesta non dovesse essere soddisfatta dalla proprietà della scuola, come finora è avvenuto, non resterebbe altro che imporre la chiusura al traffico di via 11 febbraio per un’ora al mattino e per un’ora al pomeriggio. Queste le richieste emerse giovedì 15 giugno nell’incontro tra i residenti di via 11 febbraio, gli assessori Alessia e Barbara Manfredini e i tecnici comunali Marco Pagliarini, Marco Granata e  il comandante della Municipale Gigi Sforza. La scorsa settimana questi ultimi avevano incontrato i rappresentanti della scuola e i genitori per un confronto sulla sperimentazione partita il 18 maggio di chiusura strada tra le 14,45 e le 16,45, fino al termine delle lezioni.

“Indietro non si torna”, affermano i residenti, attraverso una loro portavoce che da sempre è in prima linea per richiedere una maggiore vivibilità della strada, che oltre ad ospitare tre istituti scolastici (inclusa la primaria Realdo Colombo, nella parte iniziale della via e liceo artistico) serve da valvola di sfogo per il traffico proveniente da via 20 settembre dove si trova la media Vida. “Se non verrà utilizzato l’ingresso dal muro che separa area scolastica da parcheggio in S.Maria in Betlem, l’unica soluzione è la chiusura al traffico della via negli orari di ingresso ed uscita”, afferma la residente.  “La situazione è nota da tempo e purtroppo le uscite scaglionate provate dalla scuola (il riferimento è alla Sacra Famiglia, elementari e medie) non è molto utile a ridurre la congestione delle auto perchè molti genitori arrivano comunque presto e si fermano ad aspettare in auto anche una mezz’ora”.

Dunque la strada sembra tracciata: se ne riparlerà comunque a fine mese o la prima settimana di luglio, con un faccia a faccia  che si preannuncia ad alta tensione tra residenti, rappresentanti della scuola (istituto e genitori) e amministrazione comunale in mezzo a cercare di fare da paciere. La soluzione adottata per tre settimane dal 18 maggio fino a conclusione delle lezioni, se da un lato è stata valutata positivamente dai residenti, dall’altra è stata criticata da un folto gruppo di genitori accompagnatori che ritengono che per accontentare pochi residenti si metta a repentaglio la sicurezza di circa 500 bambini. “Per molti di noi l’uso della macchina è una necessità, non una scelta”, hanno scritto in una lettera aperta sottoscritta da 247 firme. I genitori lamentano che i parcheggi limitrofi loro indicati per lasciare l’auto durante la sperimentazione sono insufficienti, mentre la proposta dei residenti (500 le firme raccolte a suo tempo contro il caos traffico) è che vengano lasciati loro a disposizione più posti auto nel parcheggio di via S. Maria Betlem, tra l’altro aumentando anche la sicurezza dei bambini. Posizioni che al momento appaiono inconciliabili.

g.biagi

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