Commercio, Carletti replica 'La grande distribuzione non è una risorsa'
Non si placa la polemica sui nuovi insediamenti commerciali che stanno nascendo o che sono in programma in città. Dopo l’intervento dell’assessore Andrea Virgilio, il consigliere comunale Paolo Carletti (Psi) torna alla carica. “Ci spiace leggere che l’intervento del presidente della commissione commercio a commento della notizia di nuovi possibili insediamenti di grande distribuzione commerciale, sembri a Virgilio fuori luogo” sottolinea Carletti.
Che ritorna sulla questione dell’area Maschio Gaspardo. “Crediamo sia doveroso per ogni cittadino, prima che legittimo, commentare il fatto che un’area industriale che da 150 anni dà lavoro a centinaia di cremonesi rischia di diventare a destinazione commerciale, con ciò riducendo enormemente le proprie potenzialità occupazionali e producendo un enorme ed esclusivo vantaggio al proprietario di quei terreni che, lo sappiamo, mai reinvestirà a Cremona”.
Carletti rimanda al mittente anche le accuse sul protezionismo: “Parlare poi di protezionismo perché si spera che l’amministrazione disegni linee di sviluppo commerciale che non vedano nella grande distribuzione una risorsa, è francamente irricevibile e, questo sì, del tutto anacronistico, visto che ormai la tendenza europea e non solo, è quella di favorire consumi responsabili e non massificati”.
Discordia anche sulla definizione delle dimensioni delle future nuove strutture commerciali: “Definire i centri di vendita di 600mq come di negozi di vicinato ci lascia un pochino stupiti, ma lasciamo la conta dei metri quadri ai tecnici” continua Carletti. “A noi tocca commentare il fatto che si considerino o meno delle risorse i centri di grande distribuzione, e per noi non lo sono, se non per l’indubbio vantaggiano che portano attraverso gli oneri di urbanizzazione.
Ribadiamo che mirare al rilancio del comparto commerciale cittadino, avere la giusta ambizione a diventare centro di riferimento dell’agroalimentare padano e considerare la grande distribuzione come una risorsa, sono valutazioni per noi del tutto incompatibili”.