Amianto, Malvezzi: Il 'Comune non ha partecipato al bando'
Il Comune di Cremona non ha partecipato al bando regionale sull’amianto: questa la motivazione per cui dalla Regione non sono arrivate risorse sotto il Torrazzo. A dirlo è il consigliere regionale Carlo Malvezzi, che rimanda al mittente le accuse di Ona Cremona. “Il bando, del valore di 300mila euro, era riservato agli enti locali che avessero sottoscritto una convenzione che consente anche ai privati di smaltire anche piccole quantità di amianto a condizioni vantaggiose. E Regione Lombardia ha finanziato tutte le domande pervenute, che ovviamente rispondessero ai requisiti. Ma da Cremona non è pervenuta alcuna istanza”.
Per il momento sono stati finanziati 150mila euro, mentre i fondi rimanenti saranno oggetto di un nuovo bando. “L’Osservatorio nazionale amianto dovrebbe fare sensibilizzazione nei confronti dei Comuni che ancora non hanno presentato l’istanza, perché è ancora possibile partecipare” conclude Malvezzi.
“Non abbiamo partecipato al bando perché si trattava di risorse minime, e peraltro stanziate per finanziare la stesura dei progetti e non gli interventi” spiega Andrea Virgilio, assessore del Comune di Cremona. “Ma noi progetti li abbiamo già. E anche la possibilità di accendere mutui agevolati, prevista dal bando, ci interessa poco, perché sono risorse che l’amministrazione comunale deve in ogni caso mettere di tasca propria. Il vero problema è che la Regione non finanzia gli interventi veri e propri”.
Virgilio fa riferimento a un bando regionale a cui il Comune ha partecipato nel 2015, “legato alle partite dell’amianto nell’edilizia scolastica. All’epoca eravamo entrati in graduatoria con i progetti per lo smaltimento di tre realtà: la media Virgilio (2 lotti da 180mila euro ciascuno), la palestra Stradivari (300mila euro) e la scuola Vida (400mila euro). Abbiamo sempre confidato nel fatto che almeno su una partita avremmo ricevuto i finanziamenti, prima o poi. Invece nel corso degli anni invece di smaltire la graduatoria che c’era inizialmente come accade di norma, è stata continuamente modificata e noi siamo scivolati verso il basso. Accadeva che chi presentava altri progetti ci scavalcava in classifica. Questo ci ha indotto a fare una interlocuzione con i tecnici della Regione, ma non abbiamo ricevuto rassicurazioni, neppure rispetto ai criteri per stilare le graduatorie. Dunque non ci è rimasta altra scelta che fare gli interventi con fondi nostri”.
Del resto le scuole non potevano certo aspettare. “Sulla palestra Stradivari il problema poi non è legato solo all’amianto ma anche all’agibilità della struttura. Non potevamo continuare a dire alla scuola e alle famiglie che dovevamo attendere la Regione. Non abbiamo mai voluto polemizzare su questa vicenda, ma è un dato di fatto che la Regione non ci abbia mai dato neppure un euro sulla partita dello smaltimento dell’amianto”.
L’assessore comunale difende anche l’operato di Ona Cremona: “Hanno preso ad esempio questo piccolo bando, per sollecitare la Regione. Come del resto ha sempre sollecitato anche noi dell’amministrazione, spingendoci ad essere attivi sul tema dello smaltimento”.
“Tra le molteplici finalità della nostra organizzazione non rientra certo la distribuzione di colpe o accuse, bensì la motivata richiesta di aiuto agli enti istituzionali affinché vi sia una sempre maggiore reciprocità per affrontare seriamente il problema amianto, a partire dalle scuole fino ad arrivare ai siti industriali e residenziali privati, senza distinzione o appartenenza politica” commenta infine Ona Cremona. “Se le istituzioni non comunicano a dovere su tematiche così spinose, l’intenso operato delle associazioni come la nostra viene vanificato”.
lb