L'orchestra dei materiali riciclati dal Paraguay a Cremona per l'Unicef
“Il mondo ci regala spazzatura, noi gli restituiamo la musica” afferma Favio Chavez, maestro di musica dell’Orquesta de Reciclados de Cateura. L’ensemble paraguayano, testimonial UNICEF si esibirà a Cremona, in piazza Marconi, mercoledì 17 maggio, alle 20,30. L’evento è promosso dalla Fondazione Arvedi Buschini con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Cremona, della Camera di Commercio e del Museo del Violino. L’organizzazione è a cura di Unomedia. Le testate giornalistiche Cremona1, CremonaOggi, La Provincia e Mondo Padano sono media partner della serata. L’ingresso è libero e gratuito. In piazza saranno allestiti corner informativi dell’attività UNICEF, alla quale potranno essere devoluti contributi volontari. In caso di maltempo il concerto si svolgerà nell’Auditorium della Camera di Commercio di Cremona (via Giovanni Baldesio, 12).
“L’Orquesta de Reciclados de Cateura” è un gruppo musicale, creato e diretto dal maestro Favio Chavez, che suona strumenti musicali realizzati, dagli stessi ragazzi, con materiali riciclati da rifiuti. Tutti questi bambini, ragazzi e ragazze vivono nel poverissimo insediamento informale di “Catuera”, che sorge sopra una discarica vicino la capitale, Asunción.
Gli strumenti realizzati dai ragazzi dell’Orquesta riproducono violini, viole, violoncelli, contrabbassi, chitarre, flauti, sassofoni, trombe, tromboni e strumenti a percussione. Il repertorio dell’Orquesta comprende generi molto diversi, dalla musica classica a quella paraguaiana e latino americana, dai Beatles a Frank Sinatra, dalle colonne sonore dei film all’heavy metal sinfonico.
L’Orquesta de Reciclados rappresenta per i bambini e giovani che vivono in condizioni di vulnerabilità e di esclusione sociale nei pressi di Cateura e in tutto il Paraguay, un esempio e un’opportunità per imparare a suonare. Grazie al concerto, l’UNICEF potrà raccontare anche al pubblico cremonese come la musica abbia permesso ai bambini del Paraguay di sognare un futuro diverso.
Il Paraguay è uno dei paesi più poveri dell’America latina: 1 bambino su 6 sotto i 5 anni è malnutrito, la maggior parte vive nelle campagne. Dei bambini in età scolare, 1 su 3 ha subito violenze in famiglia. Decine di migliaia di bambini sono costretti a lavorare. Solo nell’industria della canna da zucchero lavorano oltre 50mila bambini. In Paraguay, l’UNICEF porta avanti, tra le sue diverse attività, anche il programma ‘Abrazo’ (Abbraccio) con l’obiettivo di eliminare il lavoro dei bambini di strada. Sono stati aperti 37 centri che forniscono assistenza medica e supporto scolastico. Grazie a questo progetto l’UNICEF aiuta le famiglie con un piccolo contributo economico mensile per evitare che i bambini debbano lavorare.
L’UNICEF anche attraverso la musica e l’arte sostiene i talenti e i prodigi dei bambini in campo artistico e culturale, incoraggia i loro sogni e le speranze, li aiuta a dimenticare traumi e paure negli scenari più difficili della terra e aiuta i bambini soli e in fuga di ricostruire la propria vita.
Come i bambini di Cateura, tanti altri bambini hanno un sogno e per realizzarlo hanno bisogno di opportunità. L’UNICEF promuove la musica, la danza e il canto per garantire ai bambini non solo il diritto alla sopravvivenza, alla salute e all’istruzione ma anche l’opportunità di sognare e realizzare un futuro migliore, nonostante povertà, guerra e fame. Per esempio in Libano, che ospita oltre un milione di rifugiati siriani in fuga dalla guerra, l’UNICEF sostiene il progetto “Hoops Club” che permette alle ragazze e ai ragazzi più vulnerabili di studiare, fare sport, coltivare la musica e il canto, tutte attività importanti per alleviare la durezza della loro condizione di rifugiati.