Spettacolo

La Mahler Orchestra diretta da Gatti affascina il Ponchielli per ultimo concerto stagione

Fotoservizio Sessa

Splendida chiusura della stagione concertistica del Ponchielli di Cremona con la Mahler Chamber Orchestra diretta da Daniele Gatti che ha incantato il teatro. Cremona quest’anno ha avuta una concertistica di altissimo livello che in attesa di Monteverdi ha portato ad esibirsi nel nostro teatro Giovanni Bellucci e Giulia Lazzarini, l’orchestra da Camera di Mantova (con Fabiano e Isserlis), l’Ensemble Berlin con Peppe Servillo, il Quartetto di Cremona, Nakariakov e il Festival Strings Lucerne, Pappano e Piovano, Krylov e i Pomeriggi Musicali, Nicola Piovani, Gidon Kremer e la Kremerata Baltica.

Era quindi alta l’attesa per il concerto dell’orchestra fondata nel 1977 da Claudio Abbado da tempo in una tournèe che porta in giro un programma con un particolare accostamento tra le sinfonie di Schubert e le musiche della seconda scuola di Vienna di Webern, prossima alle avanguardie post belliche. Affiatamento, sensibilità,  coinvolgimento, capacità interpretativa hanno caratterizzato l’esibizione della Mahler grazie alla straordinaria bacchetta di Daniele Gatti, sobrio e raffinato ma capace di dare una impronta unica all’esecuzione.

La serata si è aperta con la leggiadra Sinfonia n.3 D200 di Schubert, scritta appena diciottenne, prima di passare ad Anton Webern con la commovente e affascinante Langsamer Satz di Webern, e gli impegnativi cinque pezzi dell’opera 5 sempre di Webern. Chiusura ancora con Schubert e “la Piccola”. Numerose le chiamate sul palco dal pubblico per Daniele Gatti.

 

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