Cronaca

Turismo, i dati cremonesi non brillano nel panorama regionale

Cremona non brilla in regione per quanto riguarda l’andamento del turismo. Secondo i dati provvisori diffusi dall’Istat, che tengono conto non solo del turismo internazionale ma anche della domanda interna, in Italia nel periodo gennaio-novembre 2016 rispetto al corrispondente periodo 2015 gli arrivi restano invariati (-0,3%) mentre le presenze aumentano dell’1%. I mesi di aprile e maggio sono quelli che incidono negativamente in questa dinamica presumibilmente a seguito degli attacchi terroristici in Nord Europa.

I primi dati provvisori al momento disponibili per la Lombardia confermano il quadro positivo del contesto internazionale: nel 2016 gli arrivi aumentano del 3,4% rispetto al 2015, le presenze aumentano in misura superiore, pari al 5,7%. Il dato, se confermato anche con i movimenti dei turisti della città metropolitana, è particolarmente positivo se si considera che viene rapportato ad un anno in cui il tasso di crescita del turismo è stato a due cifre grazie ad Expo.

Il risultato regionale è, come di consueto, dato dalla composizione di andamenti differenziati a livello territoriale e, come accennato, la provincia di Cremona non brilla. Oltre allo straordinario incremento del 18,8% degli arrivi e del 12,8% delle presenze di Mantova, Capitale italiana della cultura nel 2016, è estremamente rilevante l’aumento dell’8,2% circa degli arrivi e presenze nel bresciano, dell’8,4% degli arrivi e del 4,6% delle presenze a Sondrio e del 7,4% degli arrivi e del 7,9% delle presenze a Como. Seguono poi Lecco con un aumento del 3,1% degli arrivi e del 4,6% delle presenze, Varese con un +2,1% e 1,7% rispettivamente per arrivi e presenze. Poi Cremona con un incremento degli arrivi del 2,4% a fronte di una stazionarietà delle presenze. Nel bergamasco si è registrata una sostanziale stabilità sia degli arrivi, sia delle presenze, mentre a Pavia, ma soprattutto Lodi e Monza, il 2016 ha visto un calo della domanda turistica: Pavia vede ridursi gli arrivi del 3,1% e addirittura del 10,3% le presenze; a Lodi gli arrivi diminuiscono dell’11,4% mentre le presenze sono stazionarie (+0,5%); infine a Monza e Brianza gli arrivi si riducono del 14,6% e le presenze dell’10,3%.

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