Cronaca

Cremona Solidale, le rette aumenteranno, Lanfredi: 'Tenere conto dei redditi'

Gli attesi scatti salariali che i dipendenti attendono da anni porteranno a probabili nuovi aumenti nelle rette dei servizi di Cremona Solidale, tra cui la Rsa. Infatti – si legge nelle linee di indirizzo approvate dal Consiglio comunale ieri pomeriggio, “fatto salvo quanto già deliberato nel 2016, le rette e le tariffe delle unità d’offerta aziendali saranno eventualmente riconsiderate nel secondo semestre a seguito della verifica dell’andamento economico. Si evidenzia che nel 2016 è stato formalmente sottoscritto, tra Governo ed organizzazioni sindacali, l’accordo quadro sul contratto dei lavoratori del pubblico impiego bloccato da diversi anni. Nel 2017 si prevedono importanti novità relative al rinnovo del contratto con possibili aumenti dei costi”.

Sul tema, nel dibattito in consiglio, è intervenuta la consigliera del Movimento Cinque Stelle Maria Lucia Lanfredi, chiedendo a più riprese che gli aumenti a carico delle famiglie, se proprio necessari, tengano conto della situazione reddituale, in modo da parametrarli a seconda della capacità di spesa di ogni utente, quasi sempre legata alla pensione percepita.  L’attuale retta giornaliera in rsa, ad esempio (53,20 euro al giorno) implica esborsi mensili che pochi anziani riescono a pagare se non con l’integrazione dei famigliari o, in caso questi non ci siano, del Comune. “La quota pagata dal Comune nei casi in cui è necessaria l’integrazione della retta – ha risposto l’assessore al welfare Rosita Viola – è già ora legata all’Isee”, l’indicatore della situazione economica equivalente.

Intervenuto anche il consigliere del gruppo Misto Alessio Zanardi, che ha evidenziato l’altissima incidenza di popolazione anziana a Cremona: in città l’indice di vecchiaia ha un valore pari a 226, contro i 178 della media provinciale. “Questo dato dovrebbe essere il punto di partenza per una riflessione sulle cause di questa eccezionalità del capoluogo non solo rispetto all’Italia ma anche alla provincia e per prendere le contromisure”. Un  problema non certo nuovo, ma che periodicamente finisce sotto i riflettori.

Le linee di indirizzo che il Comune dà per quest’anno all’azienda di via Brescia riguardano soprattutto la ristrutturazione e l’ampliamento dell’edificio di via XI febbraio noto come centro Barbieri, destinati agli anziani che non necessitano di ricovero fisso, ma possono vivere in minialloggi con assistenza sanitaria continuativa (in modo da ottenere l’accreditamento regionale per il gestore). Nel 2017 si prevede quindi l’avvio della progettazione per la ristrutturazione dell’immobile di Via XI Febbraio di proprietà della Fondazione Città di Cremona, che sarà incaricata della redazione di uno studio di fattibilità per realizzare al piano terra e al primo piano un congruo numero di alloggi protetti per anziani, oltre ad unità da destinare a presidio sociale e spazi comuni; al secondo piano una comunità alloggio socio sanitaria per persone con disabilità; nel sottotetto spazi per servizi comuni (es. lavanderia, magazzino, ecc.) e spazi aperti per laboratori polifunzionali accessibili dai residenti e dagli esterni. Il complesso casa Barbieri/Raspagliesi dispone inoltre di un giardino che costituisce un polmone verde, un’area che per anni ha ospitato iniziative estive destinate a tutto il quartiere centro ed in particolare agli anziani. Oltre a essere luogo di relax per gli utenti del CDI e gli inquilini di Casa Barbieri, rappresenta anche un’area idonea alla progettualità con la presenza di alcune vasche per l’orto-cultura idonee anche a carrozzati ed un orto sociale.

Il progetto dovrà intervenire nella riqualificazione dell’area verde e tenere conto della prospettiva di utilizzo comune con altre aree verdi appartenenti al complesso parallelo e confinante “Civico 81” di Via Bonomelli con la creazione di un passaggio pedonale diurno di collegamento.

g.biagi

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