Cronaca

Sprechi alimentari, in corso il convegno: 33 Stati a Cr per confrontarsi sul tema

Camera di Commercio blindata e presidiatissima per congresso internazionale sugli sprechi alimentari, in corso a Cremona proprio in queste ore e che proseguirà fino a domani sera. Un evento di grande spessore, che vede la partecipazione di ben 33 stati esteri, pronti a confrontarsi sul tema: Bangladesh, Bielorussia, Bolivia, Bosnia, Brasile, Camerun, Cechia, China, Colombia, Ecuador, El Salvador, Etiopia, Francia, Giordania, Italia, Libano, Marocco, Messico, Myanmar, Nicaragua, Oman, Palestina, Portogallo, Repubblica Dominicana, Romania, Senegal, Slovacchia, Slovenia, Stati Uniti d’America, Tunisia, Turchia, Ungheria, Vietnam. Tra i nomi degni di nota, anche quelli di Livia Pomodoro (presidente del Milan Center for Food Law and Policy) e Antonio Bettanini (direttore del Milan Center for Food Law and Policy).

L’evento è evento organizzato dal Centro Incontri Diplomatici, in partnership con la Fe.N.Co. (Federazione Nazionale Consoli esteri) e sotto l’Alto patrocinio del Parlamento europeo, della Presidenza del Consiglio, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, del Ministero dell’Ambiente, del Ministero dell’Agricoltura, del Corpo Consolare di Milano e della Lombardia, del Corpo Consolare di Torino e del Consiglio della Regione Lombardia, nonché della Provincia di Cremona, del Comune di Cremona, della Camera di Commercio di Cremona e della Fondazione Comunitaria della provincia di Cremona. In questi giorni, inoltre, il Capo dello Stato ha destinato la Medaglia Presidenziale quale suo premio di rappresentanza proprio al Congresso.

“Credo con orgoglio che miglior sede non poteva esser scelta per parlare di un tema connesso all’alimentazione, Cremona e la valle del Po, vantando una conoscenza millenaria nell’agricoltura, zootecnia e trasformazione” ha precisato il presidente della Camera di Commercio di Cremona, Gian Domenico Auricchio. “Il tema degli sprechi è più che mai attuale: negli ultimi dieci anni ha raggiunto una dimensione preoccupante. Come Camera di Commercio, in collaborazione con Regione Lombardia supportiamo con convinzione le nostre imprese nei loro percorsi di internazionalizzazione, ricordando come negli anni della crisi, la ricerca di nuove opportunità sui mercati internazionali non è stata solo una scelta ma una vera e propria necessità”.

Dopo l’introduzione del presidente del Centro Incontri Diplomatici, Emanuele Bettini e del H. Console Generale di Slovenia in Lombardia e Vice Presidente Fe.N.Co. (Federazione Nazionale Consoli esteri) Gianvico Camisasca, è intervenuto il sottosegretario Luciano Pizzetti, che ha illustrato la regolazione normativa grazie alla legge nazionale promulgata nel 2016 di contrasto allo spreco ed un’altra, ora all’esame del senato, di lotta alla povertà, unica per il suo genere, “lo spreco si divide su due versanti, quello della produzione e del consumo, da cui la necessità di una scelta etica e dell’avvio di una reale economica circolare”. Una scelta che si colloca in un contesto, infatti, allarmante: nel mondo 1,3 miliardi di ton, un terzo circa della produzione, è la quantità di spreco di cibo destinato al consumo umano, con il quale si potrebbe sfamare, per un anno, circa metà della popolazione.

Il consigliere regionale Carlo Malvezzi ha illustrato la legge regionale contro lo spreco e le attività di sviluppo di occasioni di incontri BtB portate avanti dalla Regione per il mondo imprenditoriale locale, oltre alle attività di cooperazione internazionale, ribandendo la necessità di un cambio di rotta culturale rispetto all’equa distribuzione di risorse per tutti e lotta alle nuove povertà, portando ad esempio anche quanto fatto dal Banco Alimentare in tale direzione.

Dopo i saluti del viceprefetto vicario di Cremona, Roberta Verrusio, il sindaco di Cremona di Cremona, Gianluca Galimberti ha evidenziato le attività portate avanti dall’ente come l’accordo con il Consorzio Nazionale Alluminio, Lgh e ristorazione, cosi come i progetti nell’ambito dell’European Region of Gastronomy, della ricerca con le Università e le collaborazioni con Ats e enti locali per un pieno sviluppo economico sostenibile. “Oggi è un’importante occasione per fortificare legami culturali, sociali, economici, affrontando temi urgentissimi, tra cui la lotta allo spreco ed un’equa distribuzione delle risorse alimentari” ha precisato il delegato del presidente della Provincia di Cremona, consigliere provinciale Rosolino Azzali. “La necessità quindi di un confronto a 360 gradi e la condivisione di un percorso comune, con l’individuazione delle migliori strategie da adottare, sono sicuramente elementi premianti per lo sviluppo delle comunità locali e per il rafforzamento del dialogo internazionale”.

A completare il quadro gli interventi che si sono susseguiti nel corso della giornata da parte dei Corpi Consolari presenti dei vari Stati esteri, con le migliori pratiche economiche, ambientali, sociali attuate e le necessità rispetto ai differenti contesti socio-economici, Livia Pomodoro, Presidente Milan Center for Food Law and Policy: “Regolazione ed economia circolare sono i pilastri su cui costruire la realtà economica dei differenti Paesi” – evidenziando come il diritto al cibo ed al cibo adeguato necessitino di strumenti e regole legali, favorendo una situazione mondiale di piena sostenibilità –  “ Se non vi saranno correzioni di linea nel mondo, tra pochi anni il mondo stesso sarà diviso in due: malnutriti per eccesso e malnutriti per difetto”.

In Italia si sono fatti passi in avanti e la Carta di Cremona, che segue cronologicamente quella di Milano ed Expo 2015, potrà inserirsi in questo percorso per una alimentazione, sana e per tutti dentro ad un’economia circolare e sostenibile; come ha riferito Zoltan Kalman (rappresentante permanente dell’Ungheria presso le Agenzie dell’ONU per l’alimentazione e l’agricoltura a Roma) riportando quanto affermava l’Alto Rappresentante ONU sul diritto al cibo “prodotti alimentari di basso prezzo e bassa qualità ( cibo spazzatura) violano il diritto umano al cibo sano”.

Infine, Mai S. H. Alkaila, ambasciatore straordinario e plenipotenziario di Palestina in Italia: “in Palestina siamo fissati con l’idea dello “spreco”, utilizzando molto questo termine nel nostro linguaggio quotidiano. Il motivo per cui non sopportiamo lo spreco di cibo è che in Palestina non tutti possono permettersi il cibo. Per questo motivo, e per rispettare il nostro ambiente, sono stati portati a termine con successo diversi esperimenti dove si afferma uno stile di vita e di produzione a spreco zero e in armonia con la natura, in villaggi palestinesi come quello di Farkha, il primo eco-villaggio della Cisgiordania”.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...