Cronaca

Discriminazione delle donne ancora forte: il bilancio della consigliera di parità

Discriminazioni, violenze, problemi lavorativi: il mondo delle donne è ancora ben lontano da essere veramente alla pari con quello degli uomini, nonostante ormai esista anche una legge ben precisa sulla parità di genere. Lo conferma Carmela Fazzi, consigliera di parità della Provincia di Cremona, che ha fatto il punto del suo primo anno di attività: otto i casi affrontati, di cui ben cinque legati a problemi di conciliazione famiglia/lavoro.

“Ritengo che il mondo del lavoro stia facendo passi indietro” afferma. “Purtroppo la donna viene ancora discriminata molto negli ambienti lavorativi e soprattutto non le viene consentita la conciliazione dei tempi del lavoro con quelli per la famiglia. Come se non bastasse diverse donne che vengono a chiedere aiuto poi non mettono in campo alcuna azione per timore di ritorsioni da parte dei datori di lavoro”.

Molto importante, a questo proposito, la collaborazione con l’assessorato alle Pari Opportunità del Comune e con le associazioni del territorio: proprio grazie ad essa è stato possibile organizzare, per la giornata dell’8 marzo, la messa in  scena de ‘Il belllo delle donne0, spettacolo teatrale curato dalla compagnia Sentichiparla, che racconta tre storie di vita al femminile, raccontate in forma ironica, che evidenziano il ruolo della donna nella società. L’appuntamento è per le 21 al Teatro Monteverdi. “La serata sarà occasione per raccogliere offerte a favore della realizzazione della Casa Rifugio da parte dell’associazione Aida, che presenterò lo stato di avanzamento del progetto” conclude la consigliera.

“Sono molte le iniziative promosse insieme” aggiunge l’assessore comunale alle Pari Opportunità, Rosita Viola. “La data dell’8 marzo, giornata internazionale per i diritti delle donne, è un semplice pretesto per un momento di riflessione, ma di questi temi bisogna occuparsi tutto l’anno. Anche per questo sta per partire la seconda edizione del corso contro le discriminazioni, dopo il successo dello scorso anno. Le politiche di genere sono ormai ben normate da leggi regionali e nazionali, ma non tutti le rispettano. Ed è su questo che bisogna lavorare. Soprattutto nei piccoli comuni e nelle piccole realtà, dove questi messaggi faticano a passare: oggi questo tema deve essere parte integrante di ogni governo locale”.

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