Cronaca

Decine di orti abusivi in nove zone della città: stretta dell'amministrazione

E’ stretta sulle decine di orti abusivi sparsi per la città: gli uffici dell’amministrazione comunale di Cremona hanno provveduto nelle scorse settimane a fare dei sopralluoghi mirati per mappare il fenomeno sul territorio comunale, facendo emergere una diffusa situazione di irregolarità. In particolare, le zone in cui sono stati individuati sono ben nove: a Cavatigozzi, nell’area delle case Aler di via Postumia (dietro il Cascinetto), a San Felice, in via Chiappari (area via Sesto), allo Zaist (sia lungo la ferrovia che lungo il Cavo Cerca), in via Rosario, in via Via Panfilo Nuvolone (quartiere Cambonino), al Maristella, oltre ad un’ortaglia da regolarizzare in via del Sale.

Tutte situazioni in merito alle quali il Comune dovrà prendere provvedimenti, anche grazie allo strumento che verrà fornito con l’approvazione del nuovo Regolamento sugli orti urbani, che ha visto un recente passaggio in commissione. “Gli interventi saranno variabili, in base alla zona” spiega il responsabile Raffaello Mainardi. “In determinate situazioni si effettuerà il ripristino delle zone coltivate in quanto non è consentibile utilizzare un’area verde a orto. In altre zone, invece, si potrà regolarizzare l’orto realizzando una concessione, che preveda il pagamento di un canone per l’utilizzo dello spazio. Terza soluzione, laddove possibile, sarà di individuare la zona in questione come area ortiva in applicazione del nuovo regolamento, facendola quindi diventare orto urbano: queste aree saranno quindi in dotazione gratuita e gestite da associazioni e gruppi informali. L’ultima soluzione, potrebbe infine essere la vendita dell’area alla persona che la occupa”.

In diversi casi, gli orti abusivi sono vicini a quelli “regolari”, come allo Zaist e al Cascinetto. In altri casi vi sono orti abusivi che sorgono su aree non comunali, come quelli lungo la ferrovia allo Zaist. Da non dimenticare anche la situazione degli orti collocati nella zona dell’ex Armaguerra, proprio vicino al Bosco dei nuovi Nati coltivati soprattutto dai cinesi e che versano in situazione di forte degrado. Queste ultime situazioni non dipendono dall’amministrazione comunale, in quanto sorgono su terreni privati. “Abbiamo allertato i vari privati proprietari, come Rfi per quanto riguarda gli orti lungo la ferrovia, in quanto rappresentano anche un problema di sicurezza” conclude Mainardi.

Laura Bosio

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