Cronaca

Spacciatore da 5 anni ma incensurato, un anno e 9 mesi con la condizionale

AGGIORNAMENTO – Incrociando l’auto dei carabinieri, ha eseguito una strana manovra, che ha messo sul chi va là i militari: per lui, 51enne cremonese incensurato, sono scattate le manette con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. I fatti risalgono al primo pomeriggio di ieri, in via Novati, dove l’uomo, a bordo di una Fiat Punto, è stato fermato da una pattuglia della stazione cremonese, nel corso di una attività di controllo del territorio volta alla prevenzione dei furti.

“Una volta fermato, l’uomo ha dato segni di nervosismo” racconta il maggiore Livio Propato. “Gli uomini, sempre più insospettiti, hanno proceduto quindi con la perquisizione personale, nel corso della quale sono stati rinvenuti due panetti da 30 grammi l’uno di hashish. Da un controllo incrociato, è poi emerso che l’uomo era incensurato, senza neppure una segnalazione come assuntore: questo ci ha spinti ad approfondire le indagini”.

Così gli uomini al comando del luogotenente D’Alfonso hanno provveduto alla perquisizione domiciliare (l’uomo è residente in città, con la madre), da cui è emersa un’organizzatissima e redditizia attività di spaccio: ben 175 pasticche di Suboxone (farmaco alternativo al metadone, compreso nella tabella due degli stupefacenti), farmaco a base di eroina, che viene appunto iniettato in sostituzione allo stupefacente, ben celate in un portagioie; scovati poi, nascosti per casa, quasi 19mila euro in contanti, due etti di hashish, un bilancino di precisione e un’agenda in cui erano segnati tutti i conti dello spaccio, anch’essa a testimonianza di un’attività molto avviata.

“L’uomo non ci ha nascosto come stavano le cose” continua Propato. “Ha ammesso che i soldi erano proventi dello spaccio e che la sua attività andava avanti da circa cinque anni. Da un paio di anni si trova in aspettativa dal lavoro (è operaio presso un’aziende del Cremonese) per accudire la madre malata. Dalle sue dichiarazioni è emerso come sia diventato, in questi anni, punto di riferimento di moltissimi tossicodipendenti cremonesi”. Naturalmente nei suoi confronti verranno svolti ulteriori accertamenti.

Nel processo per direttissima definita una pena di un anno e nove mesi, con multa da 16.000, e, in base allo stato d’incensuratezza,  sospensione condizionale pena.

LaBos

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