Cronaca

Ematologia: a Cr si punta su ricerca e sul trattamento delle patologie oncologiche

Rilanciare l’attività dell’ematologia cremonese, dal punto di vista della ricerca e soprattutto del trattamento delle patologie onco-ematologiche: questo il programma del nuovo dirigente medico facente funzioni (in attesa del bando per l’assunzione di un primario definitivo), Alfredo Molteni, in servizio da pochi mesi. “Vogliamo garantire presso l’Ospedale di Cremona lo stesso livello di cure che si potrebbe trovare nei grossi centri come Milano, Brescia o Pavia” spiega il medico. “Del resto la struttura che ho trovato qui è all’altezza della situazione e vanta un sistema diagnostico all’avanguardia”. Fondamentale anche l’aspetto della ricerca clinica: “E’ una delle cose che voglio portare avanti, con la sperimentazione di nuovi farmaci” continua Molteni. “Il tema della ricerca clinica è a me particolarmente affine, avendo acquisito esperienza nell’ospedale da cui provengo, ossia l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda. Mi sono occupato in particolare della diagnosi e cura delle sindromi mielodisplastiche e leucemia acuta mieloide. A tale proposito, ritengo che Cremona possa diventare centro di riferimento anche per questo aspetto. E’ mio desiderio condividere con i collaboratori l’esperienza che ho maturato all’interno della Rete Ematologica Lombarda (Rel). In particolare quella praticata nella commissione Sindrome Mielodisplastica, dove ho avuto la possibilità di sperimentare l’importanza della costruzione di piani diagnostico-terapeutici comuni su tutto il territorio lombardo, in modo tale che ogni centro regionale possa garantire un alto standard di cure. Il desiderio è quello di progettare un inserimento a pieno titolo dell’unità complessa di Cremona all’interno della Rel”.

“La nostra ematologia è l’unica unità complessa sul territorio afferente all’Ats della Val Padana, territorio caratterizzato dalle province di Cremona, Crema e Mantova” evidenzia il direttore generale Camillo Rossi. “Per questo è una ematologia completa, a 360 gradi, dove si tratta qualsiasi tipo di  problema (escluso il trapianto allogenico) e che è in grado di supportare tutti i reparti dell’ospedale”.

“Fondamentale è anche il sostegno dell’Ail, che non solo ci dona attrezzature e macchinari, ma ci consente di implementare alcune figure professionali, come una data manager e due biologi” spiega ancora Molteni.

Dal punto di vista oncologico, dunque, si tratta qualsiasi problematica onco-ematologica prendendo in cura il paziente in modo multidisciplinare. Ciò riguarda sia le patologie linfoproliferative (linfoma di Hodgkin, linfomi non Hodgkin indolenti o aggressivi nella varie varianti istologiche, mieloma multiplo), sia le patologie mieloproliferative (leucemie acute mieloidi e linfoblastiche, mielodisplasie, malattie mieloproliferative croniche come leucemia mieloide cronica, policitemia vera, trombocitemia essenziale, mielofibrosi). L’unità operativa ha inoltre particolare esperienza nella diagnosi e trattamento di una rara malattia ematologica nota come “emoglobinuria parossistica notturna”.

L’EMATOLOGIA A CREMONA

L’unità complessa, diretta da Molteni (Direttore facente funzioni), conta anche i medici: Simona Belletti, Cristina Fiamenghi, Pierangelo Spedini e Monica Tajana. Medici coadiuvati da un’équipe infermieristica specializzata (10 infermieri di reparto e 2 infermieri di ambulatorio e day hospital) coordinata da Alessandra Mariotti. E’ dotata di un laboratorio di citologia e citometria, dove lavorano due biologi, un tecnico, una data-manager e un assistente amministrativo.

Le attività assistenziali dell’unità operativa di Ematologia sono distinte in ambulatoriali, day hospital e degenza ordinaria: la competenza in ambito ematologico riguarda tutte le possibili patologie e in particolare l’ematologia oncologica. Ad eccezione dei disturbi della coagulazione di pertinenza del Centro emostasi e trombosi (diretto da Sophie Testa). L’unita operativa di Ematologia, inoltre ha accesso senza vincoli a tutte le terapie farmacologiche registrate per indicazione specifica, anche se ad alto costo, potendo garantire quindi cure di alto livello.

All’unita operativa di Ematologia afferisce il Centro Trapianti di Midollo Osseo che, in collaborazione con il servizio di Medicina Trasfusionale (diretto da Massimo Crotti), è in grado di provvedere alla mobilizzazione, raccolta e criopreservazione delle cellule staminali per il trapianto autologo (prelevate e trapiantate allo stesso soggetto). Tale procedura si applica nel paziente giovane (fino a 65 anni di età a in casi selezionati anche oltre) affetto da mieloma multiplo e in alcuni casi di linfoma resistente o refrattario alla terapia di prima linea.
L’Ematologia di Cremona ha stretti contatti con centri accreditati per il trapianto di cellule staminali emopoietiche allogenico (da donatore) – come Bergamo e Brescia – ed è in grado di seguire il paziente nella fase precedente la procedura (per esempio gestione delle chemioterapia di induzione e consolidamenti in caso di leucemia acuta).

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