Dalla regione i nuovi provvedimenti contro l’inquinamento Formigoni: «Misure strutturali»
La Giunta regionale lombarda vara un pacchetto di nuovi provvedimenti, che hanno carattere strutturale, per la prevenzione dell’inquinamento atmosferico e la qualità dell’aria. I limiti lombardi alle emissioni, già molto più severi delle norme italiane, vengono ulteriormente abbassati e applicati a tutto il territorio regionale. Novità anche per le caldaie domestiche, sia individuali sia di condominio: saranno tutte “targate” con il bollino blu e un numero di codice, così da scongiurare il rischio di mancate manutenzioni. Viene incentivata con 19 milioni di euro l’installazione di pompe di calore in edifici pubblici (si tratta di 120 progetti). Incentivi (2 milioni) anche per mettere il filtro antiparticolato ai mezzi diesel di cantiere (ruspe ecc.) le cui emissioni sono considerevoli. Un accordo con l’ACI punta a diffondere e a rendere più incisiva la figura del Mobility Manager sia “d’area”, sia aziendale, per introdurre modalità efficaci e virtuose negli spostamenti casa-lavoro. Altri 4,2 milioni sono stanziati per realizzare il primo Laboratorio italiano per la geotermia. Verrà sviluppata, poi, una rete di monitoraggio delle emissioni dei camini industriali (SME), operativa dal 1 gennaio del 2013, che affiancherà la rete esistente di centraline per la rilevazione degli inquinanti in atmosfera. In vista di Expo, verrà varato un piano di sperimentazione della mobilità elettrica e, infine, è pronto per il varo il PRIA, Programma regionale di interventi per la qualità dell’aria nei macro-settori: sorgenti stazionarie e uso razionale dell’energia; trasporti e mobilità; agricoltura e aree forestali.
“Sono provvedimenti strutturali – ha sottolineato il presidente Roberto Formigoni – vale a dire misure permanenti e definitive in grado di dare risultati misurabili e che sono sostenibili, cioè compatibili con la vita del nostro tempo. Abbiamo iniziato la lotta alle polveri sottili sin dal ’97 – ha ricordato ancora Formigoni – dapprima guidati dal buon senso e poi sempre più guidati dall’esperienza e dalle analisi scientifiche. Abbiamo verificato sul campo fermi della circolazione, targhe alterne e altre misure emergenziali. Le quali tuttavia – oggi è provato – hanno un’incidenza assai limitata, soprattutto in un’area come quella padana, che è tra le più sfavorite del mondo per la dispersione degli inquinanti atmosferici. Così, da tempo, la Regione si è orientata verso provvedimenti strutturali, gli unici davvero efficaci nel tempo”.
Non è un caso che in Lombardia, ha sottolineato l’assessore all’Ambiente, Marcello Raimondi, che ha poi illustrato in dettaglio i provvedimenti “la quantità di polveri sottili prodotte pro-capite (e anche per unità di prodotto lordo) è la più bassa d’Europa. Un’Europa dove nessun Paese, nemmeno quelli del Nord più favoriti dalla ventosità, è in grado di rispettare i limiti fissati dall’Unione europea. E nella quale la low-emission-zone più ampia non è quella di Londra, ma la nostra”.
Le nuove misure dunque si aggiungono a misure già adottate in precedenza e a quelle in vigore. Tra le prime, spiccano – Formigoni le ha ricordate – le numerose incentivazioni – quasi 200 milioni in 10 anni – per la sostituzione dei veicoli inquinanti con mezzi più moderni e a minor impatto, l’applicazione dei filtri antiparticolato, l’installazione degli impianti a metano e a gas sui veicoli,ecc. Si deve anche considerare il grande impegno di sviluppo del trasporto pubblico, in particolare su ferro, con l’acquisto di nuovi treni e lo sviluppo delle linee S. Dal 2001 al 2011 in Lombardia si è passati da un traffico di 28 milioni di treni/km a 39 milioni, con una crescita del 40 per cento e da 350.000 a 650.000 passeggeri al giorno, con un aumento dell’85 per cento. Da citare inoltre le 6 nuove stazioni della metropolitana di Milano, il car sharing elettrico e il finanziamento per i taxi più ecologici.
Tra le misure attualmente in vigore Formigoni ha ricordato: il divieto di uso dell’olio combustibile (pari a 200 tonnellate all’anno di minori emissioni), il divieto di combustione non adeguata della legna, la diffusione delle energie rinnovabili, i limiti molto severi per le emissioni dai grandi impianti, le limitazioni alla circolazione dei veicoli inquinanti (benzina Euro 0 e Euro 1, diesel Euro 0, Euro 1 e Euro 2, motocicli Euro 0, per 180 giorni, dal 15 ottobre al 15 aprile, per 12 ore al giorno, 7.30 – 19.30).