Politica

Smog e politica, Everet: 'Da Comune scelte inutili', Alloni: 'Maroni prenda responsabilità'

E’ battaglia politica sulla lotta allo smog. A livello locale, il consigliere di Forza Italia Giorgio Everet rinfaccia alla maggioranza di centrosinistra di avere tanto gridato quando era in minoranza contro l’inerzia del centrodestra, salvo ora non fare nulla di più di quanto veniva fatto allora. Anzi, di meno, secondo Everet che, in una nota, ricorda come durante la passata amministrazione fosse stato sperimentato il lavaggio strade (commissionato dal Comune ad Aem che però nel frattempo stava quasi affondando nel debito) con qualche buon risultato. “Nessuno si illude che questo potesse bastare – afferma il consigliere di FI – ma sicuramente era qualcosa. Su tutta la stampa italiana facciamo una pessima figura perché siamo la centesima città in Europa per l’inquinamento atmosferico. Il Sindaco non convoca nessuna commissione ambiente e non risponde alle sollecitazioni dei consiglieri per aggiornare sulla situazione problematica. L’unica decisione che ha preso è stata di porre alle entrate della città segnaletica con la proibizione in ingresso alle auto più vecchie”. In realtà questo è un provvedimento regionale, avendo il comune di Cremona aderito al protocollo. “Il divieto non serve a nulla – continua Everet – le entrate sono multiple e il controllo è solo in Piazza Cadorna, quindi a cosa serve? Ma davvero pensiamo che diminuire di qualche auto in città possa servire a qualcosa, mentre possono circolare liberamente gli autobus, i mezzi della raccolta rifiuti e quelli della stessa amministrazione?”.

Sull’altro versante politico, il consigliere Pd Agostino Alloni, insieme ai suoi colleghi in Regione, attacca le strategie messe in atto dalla regione Lombardia per arginare lo smog e chiede a Maroni di assumersi le proprie responsabilità, ponendo come modello il Canton Ticino. “Sull’esempio di quanto deciso dai nostri confinanti, riproponiamo a Regione Lombardia di imporre il limite su strade e autostrade almeno dei 90 chilometri orari, come abbiamo già chiesto in passato. E soprattutto di rendere i mezzi pubblici e i treni gratuiti”, dicono Giuseppe Villani, Laura Barzaghi e Agostino Alloni, componenti dem della VI Commissione Ambiente.
“È chiaro che sarebbe un intervento emergenziale, limitato ai giorni in cui non si respira più, ma anche rivoluzionario. E sicuramente poco popolare – riconoscono i consiglieri –. Ma già il fatto di permettere a chiunque di salire su qualsiasi mezzo gratuitamente, almeno nei giorni critici, potrebbe compensare il ‘fastidio’ per il limite imposto”.
Ma le richieste a Maroni vanno oltre: “Serve un’iniziativa della Regione per regolamentare i negozi che in pieno inverno, con il riscaldamento al massimo, lasciano tutto il giorno le porte di ingresso aperte: la dispersione termica è il peggior nemico della nostra salute perché spinge a utilizzare di più i sistemi di riscaldamento che producono di conseguenza più esalazioni. Assurdo. E’ evidentemente necessario che proprio la “Regione faccia da regia e si prenda completamente la responsabilità di decidere cosa imporre ai Comuni, ai cittadini, alle attività produttive: no allo scaricabarile. Maroni prenda la situazione in mano, altrimenti non ne usciamo più”.

A più lungo termine, per il Pd le iniziative per prevenire il grave inquinamento dell’aria riguardano misure di cui parla da sempre come “il potenziamento del trasporto pubblico, i finanziamenti per le ristrutturazioni edilizie e dell’impiantistica, per la rigenerazione urbana, per l’efficientamento energetico e per la sostituzione del parco auto, privato e professionale, oltre a regole stringenti per le emissioni degli impianti produttivi. O guardiamo a uno sviluppo in chiave sostenibile, o saremo destinati a convivere sempre di più con livelli di smog al limite del sopportabile, con gravi conseguenze per la salute: il particolato, in Italia, fa più di 60mila vittime l’anno”.

g.b.

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