Lo smog colpisce la salute: boom di malattie respiratorie, non bastano i posti letto

Con lo smog a livelli elevatissimi non mancano le ripercussioni sulla salute: il reparto di Pneumologia dell’Ospedale di Cremona è stato letteralmente preso d’assalto da pazienti con problemi respiratori, tanto che i posti letto si sono rivelati insufficienti ed è stato necessario spostare alcune persone in altri reparti. Lo conferma il dottor Giancarlo Bosio, direttore dell’unità operativa in questione. “Non posso dire quanti pazienti hanno avuto bisogno di un ricovero a causa dello smog, ma senza dubbio il problema dell’inquinamento aggrava qualsiasi patologia respiratoria: è ampliamente dimostrato da studi scientifici internazionali. Non a caso, infatti, ora che lo smog persiste nell’aria da tempo e a livelli così alti, la quantità di persone malate è altissima, come raramente mi è capitato di vedere.

Tanto che il numero dei posti letto del reparto non basta a far fronte alle numerose richieste e spesso ci tocca chiedere ospitalità in altri reparti: ne abbiamo 5 o 6 sparsi per l’ospedale”. Un problema che è esploso già dall’inizio dell’anno e che va peggiorando. Certo, come sottolinea Bosio “i fattori sono molteplici: il clima, il persistere del virus influenzale, ecc. I miei pazienti sono ricoverati soprattutto per polmoniti e insufficienze respiratorie. Del resto chi già soffre di problemi respiratori, con lo smog li vede peggiorare. Ci rendiamo conto che è un disagio per i pazienti dover restare in altri reparti, anche se ho notato che molti hanno capito la situazione e sono comprensivi. A volte capita anche che arrivi un paziente grave che devo per forza tenere in reperto e mi tocca spostare qualcuno già degente ma meno grave”.

Ma come far fronte al problema e rischiare il meno possibile? “Sicuramente è consigliabile evitare le passeggiate all’aperto o lo sport all’esterno perché vuol dire respirare un concentrato di inquinanti” spiega lo specialista. “Inoltre, quando si presenta un problema respiratorio è consigliabile rivolgersi subito al medico, soprattutto se si tratta di persone fragili che hanno già anche altre patologie, come malati cronici, malati di cuore, metabolici, ecc. Altrimenti si rischiano scompensi”.

Laura Bosio