Lettere

Maristella, sfuma
l'ipotesi della rotonda:
quartiere di serie B?

da Diego Banin

Egregio direttore

al quartiere Maristella sono almeno 25 anni che si parla della necessità di fare una rotonda, ma alla resa dei conti sembra che nessuna amministrazione voglia prendersi la briga di mettere a cantiere l’opera. Anzi, peggio ancora: adesso sembra che l’ipotesi sia stata accantonata completamente a favore della posa di semafori.

Insomma, dopo quasi due anni di incontri, scontri e riunoni siamo arrivati al punto che i problemi viabilistici della zona verranno risolti installando due semfori, che si aggiungono a quello già presente, allo scopo di creare una sorta di onda verde (si parla di flussi di traffico da 12mila macchine al giorno); a questo si aggiungono due passaggi pedonali con illuminazione di ultima generazione, il tutto per 100mila euro. E le promesse della campagna elettorale dell’amministrazione comunale, che al Maris vertevano quasi completamente sulla realizzazione della rotonda a fagiolo, che fine hanno fatto?

Si vede che il maristella è un quartiere di serie B, visto che altrove non ci sono stati problemi a fare rotonde: in via Persico davanti alla trattoria Alba, in via Cadore all’incrocio con via Altobello Melone, senza contare la proposta di una rotonda in zona Po e del finanziamento stanziato per un’altra rotatoria in via Acquaviva.
La domanda sorge spontanea: perché ovunque si cerca di eliminare gli impianti semaforici e al Maristella ne vengono messi di nuovi? E soprattutto, perché dove i voti contano si agisce in maniera ottimale in altri si agisce con interventi a tampone?

In questo quartiere sono anni che auspichiamo un intervento viabilistico serio e condiviso, ma non se ne vede l’ombra: qui solo interventi a spot, con poca logica e poca condivisione: fanno dei passaggi pedonali protetti quando in realtà sulla via Persico le persone che attraversano sono poche. Perché non si è fatto uno studio su questo, prima di prendere delle decisioni? Senza contare che con i tre semafori (bar Maris, via Flores-Vallerana, Incrocio via Santa Cristina) si va a coprire solo una parte del Maristella, mentre la zona delle case nuove rimane in balia della velocità e dell’automobilista indisciplinato.

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