Cronaca

Tavolo Duc: serenità ritrovata tra Comune e commercio, ma richieste restano le stesse

Una riunione molto più tranquilla dell’ultima volta, oggi pomeriggio in Comune, del distretto urbano del commercio, con la presentazione da parte dell’assessore Barbara Manfredini del progetto Sto@,  che parteciperà al bando regionale con cui vengono stanziate risorse per le aziende che attuano interventi di miglioramento e innovazione strutturale, in special modo riutilizzando locali sfitti. Una progettualità che piace anche a Confcommercio, presente con il presidente di Federmoda Marco Stanga, il quale però torna sui temi già affrontati nei giorni scorsi, seppure con toni molto pacati. “Noi apprezziamo davvero tutte le iniziative che possono aiutare le aziende, quindi anche questo bando a cui abbiamo dato ampia disponibilità. Qui però si tratta non solo di aprire o di rinnovare i negozi, ma di consentire loro di vivere anche quando le agevolazioni sono finite. Il 60% delle attività commerciali che aprono, dopo due anni chiudono, se non ci sono i numeri che giustificano la permanenza sul mercato. Non voglio ripetere cose già dette, ma i dati dei contapersone in un negozio del centro a Cremona parlano di 490mila passaggi nel 2015 e di 415mila nel 2016. Il Comune ci deve dare una mano a portare gente in città, la bicicletta piace a tutti, ma chi fa il nostro mestiere sa che ‘il cliente ha sempre ragione’ e il cliente preferisce il centro commerciale dove parcheggiare è comodo e soprattutto gratis”.

Non a caso, commenta Stanga, il CremonaPo ha ampliato il proprio già vasto parcheggio auto, per facilitare l’accesso alle rampe esterne. “Sappiamo bene che non è colpa di questa amministrazione se Saba detta condizioni pesanti sul costo dei parcheggi. Chiediamo però che il Comune faccia quanto è possibile per venirci incontro e crediamo che la riapertura del transito alle auto in centro anche di mattina e fino alle 16 possa essere una di queste”. Però vi lamentavate anche quando la ztl era aperta… “Difatti, la riapertura non sarebbe una cura miracolosa ma costituirebbe un tassello, una componente di una possibile ripresa. Vanno benissimo i bandi, le manifestazioni, le monteverdiane… ma il commercio ha  bisogno anche di interventi sulla quotidianità. Guardiamo com’è vuota Cremona in questa stagione in cui non ci sono eventi. Mancano gli arrivi da fuori perchè vige l’idea che è una città chiusa. Poi potremo anche parlare di offerta e qualità delle merci e di concorrenza degli outlet o dei centri commerciali, come l’ultimo aperto a Brescia, ad esempio”.

Non tocca più l’argomento viabilità Confesercenti, che già si è espressa con un documento nei giorni scorsi, nel quale ritiene inaccettabile per il commercio che il parcheggio Marconi possa avere un periodo di ammortamento di 36 anni per i costi sostenuti per l’autosilo. “Sarà anche giustificato dal contratto – afferma il presidente di Confesercenti Cremona Agostino  Boschiroli – ma non è tollerabile per il commercio, di questi tempi”. Boschiroli si sofferma di più sul bando regionale, anche perchè la sua associazione vi parteciperà con un’iniziativa specifica per le start-up, il programma “Io apro” che offre un  affiancamento globale per coloro che vogliono avviare un’attività imprenditoriale. “Metteremo a disposizione il nostro personale e i nostri uffici sulla linea di quanto già avviene in Confesercenti della Lombardia Orientale, che ha avviato questo progetto sulle tre province di Cremona, Brescia e Mantova. Offriamo ad esempio, per ciascuna situazione, uno studio sulla fattibilità sull’apertura di una nuova attività, per capire se è sostenibile oppure no; il problema delle start up è che la loro vita media è di due anni. Non  tutti possono diventare imprenditori, c’è un filo sottile che divide l’essere un imprenditore sereno da uno indebitato”.

Per quanto riguarda le azioni di marketing e animazione, il Natale di quest’anno ha dimostrato che qualcosa di meglio sul fronte degli eventi si poteva fare: “Chiediamo che i fondi Sto@ vengano tutti convogliati sul Natale, il periodo in cui il commercio può trarre maggior giovamento. Come Confesercenti facciamo un richiamo forte per una maggiore professionalità nell’organizzazione, anche affidandola a soggetti che lo facciamo in maniera professionale. Non si tratta di un evento da poco, si tratta di organizzare 40 giorni e non possiamo basarci sull’opera di volontari”.

g.b.

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