Cronaca

Acquistò monete su eBay Mario Oradini assolto dal reato di ricettazione

Mario Oradini con l'avvocato Cesare Gualazzini

Il presidente del Circolo filatelico numismatico cremonese Mario Oradini è stato assolto con formula piena dal giudice Elisa Mombelli dall’accusa di ricettazione di monete. Oradini era finito a processo per aver acquistato su ebay monete di pregio di presunta provenienza clandestina. ‘Patacche prive di valore’, secondo l’avvocato Cesare Gualazzini, la cui tesi difensiva è risultata vincente. “Assolto perché il fatto non sussiste”, è stata la sentenza del giudice, che ha disposto la restituzione delle monete e fissato a 30 giorni il deposito della motivazione.

Da più di 30 anni Mario Oradini, 76 anni, è il presidente del Circolo filatelico numismatico cremonese, associazione che conta più di mille soci, nonché cultore di studi storici cremonesi, collezionista di francobolli e numismatico. Nel 2011, insieme ad altre 80 persone in tutta Italia, si è trovato coinvolto in un’indagine partita dalla Calabria su una vendita su eBay di monete di presunta provenienza clandestina. Nel febbraio 2011 a casa di Oradini bussarono i carabinieri che dopo una perquisizione sequestrarono più di 400 monete: 13 acquistate su eBay, le altre facenti parte di un lascito del padre.

“Il mio cliente”, ha spiegato l’avvocato Gualazzini, si è semplicemente limitato ad acquisire la piccola collezione di monete del padre, monete non si sa di che origine, ma di certo non ci sono prove che provengano da scavi clandestini. Le altre erano in libera vendita, ma si tratta di monete normalissime, delle patacche prive di valore, comprate dal mio cliente per due soldi. Monete che si trovano anche nei mercatini collegati a saloni numismatici. Né la commercializzazione, né l’acquisto costituisce reato”.

Prima della sentenza, in aula è stata chiamata a testimoniare Barbara Bassi, esperta di numismatica, consulente della difesa. La Bassi non ha potuto vedere le monete, ma solo visionare l’elenco dei beni sequestrati. “Sono due i fattori essenziali per considerare una moneta di valore”, ha spiegato la consulente: “il fatto che sia rara e il tipo di conservazione. Anche il valore economico è indicativo: una moneta rara costa migliaia di euro, un pezzo da museo ha un valore inestimabile”. “Queste monete, invece”, per l’esperta, “non sembrano pezzi di particolare interesse”. Per l’imputato, il pm onorario Paolo Tacchinardi aveva chiesto l’assoluzione per mancanza di prove. Rigettata la richiesta dell’accusa di effettuare una nuova perizia numismatica dopo quella già in atti del consulente del pm e definita dalla collega della difesa “poco dettagliata”.

“Non è stato dimostrato che queste monete avessero una particolare valenza”, ha concluso l’avvocato Gualazzini. “Va benissimo tutelare il patrimonio artistico, ma non si può arrivare agli eccessi. Al mio cliente sono arrivate monete che non valevano nemmeno il costo della spedizione. Quindi, tanto rumore per nulla”.

Sara Pizzorni

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