Cronaca

Riconoscimento Unesco del territorio del Medio Po Ok a protocollo d'intesa

 

Proseguono le azioni per la valorizzazione del fiume Po. Oggi la Giunta, su proposta dell’assessore al Territorio Andrea Virgilio, ha approvato il “Protocollo d’Intesa finalizzato al raggiungimento del riconoscimento MAB Unesco del territorio del Medio Po”.

“Le aree del medio Po sono caratterizzate da ricchezze ambientali, storiche, architettoniche e di produzioni agroalimentari di pregio – dichiara l’assessore Andrea Virgilio – Aderendo a questo protocollo per ottenere il riconoscimento dell’Unesco, proseguiamo nelle molte iniziative già messe in campo per valorizzare quel grande patrimonio che è il nostro fiume, quali il Contratto di Fiume, Pedalando un Po, l’ampliamento del PLIS del Po e del Morbasco, Armonie del Grande Fiume e il il Protocollo d’Intesa per la valorizzazione strategica dei territori dell’Asta fluviale del Po.”

Il Programma MAB (Man and the Biosphere) è stato avviato dall’Unesco negli anni ’70 allo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca e capacity building, promuovere e dimostrare una relazione equilibrata fra la comunità umana e gli ecosistemi, creare siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l’educazione ambientale, oltre che poli di sperimentazione di politiche mirate di sviluppo e pianificazione territoriale.

Il Programma ha già portato al riconoscimento, da parte dell’UNESCO, delle Riserve della Biosfera di altri territori lungo l’asta del Po: il Delta (riconoscimento nel 2015), le Collina Po torinese (riconoscimento nel 2016), l’area del Monviso comprendente la prima valle del Po (riconoscimento nel 2013) e l’Appennino Tosco Emiliano (2015).

“Riteniamo importante che l’area mediana del fiume venga inserita nel programma UNESCO, qui la storia dell’uomo è sempre stata strettamente intrecciata al fiume, ai suoi ritmi, alle sue caratteristiche naturali, ai suoi paesaggi e al suo clima, creando la possibilità di uno sguardo d’insieme sul fiume. Per il futuro di questa area ci deve essere la piena valorizzazione dell’ambiente e dell’identità storica, mettendoli al centro di politiche territoriali ed economiche, che guardino oltre i propri confini amministrativi” conclude l’Assessore.

Hanno aderito al Protocollo 54 Comuni oltre che le Regioni Lombardia ed Emilia Romagna. L’attività di coordinamento del progetto è affidata al Comune di San Daniele Po per il territorio di Cremona, al Comune di Colorno per il territorio di Parma, al Comune di Guastalla per il territorio di Reggio Emilia, al Comune di Motteggiana per il territorio di Mantova, al Comune di Piacenza, all’Autorità di Bacino fiume Po, all’Università degli Studi di Parma e a Legambiente Onlus.

I passaggi necessari a formalizzare la candidatura ufficiale alla rappresentanza UNESCO in Italia devono essere completati entro il settembre 2017.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...