Cronaca

Pugno alla barista: si scusa e patteggia. L'arrestato è uno dei fornitori del Juliette

Nella foto, i due avvocati difensori Ferrari e Galli

Ha patteggiato 18 mesi, senza la sospensione condizionale della pena, Noel Shehu, il 27enne pregiudicato albanese arrestato dai carabinieri per aver sferrato un pugno al volto alla barista del bar “Fiore” di via S.Felice che non gli voleva dare da bere perché già ubriaco. Il giovane è un ex dipendente del Juliette, il locale cremonese finito nell’occhio del ciclone nel giugno dell’anno scorso per un giro di droga e di squillo, ed è attualmente a processo per essere uno dei fornitori di droga dei titolari del Juliette. Shehu è accusato di aver ceduto in numerose occasioni cocaina ai cugini Gianluca e Marco Pizzi in quantitativi ogni volta nell’ordine di alcuni grammi nei mesi di settembre, ottobre e novembre del 2014 a Cremona. Nei suoi confronti c’è anche l’accusa di aver detenuto illecitamente, con lo scopo di cederli a Marco Pizzi, 2,5 grammi di cocaina. Il processo nei suoi confronti è fissato al prossimo 15 marzo. L’altra notte, l’albanese, senza fissa dimora e con alle spalle cinque anni di studi alla scuola alberghiera, è finito di nuovo nei guai. E’ stato arrestato con le accuse di resistenza, lesioni, violenza privata e oltraggio a pubblico ufficiale. Oggi è stato processato per direttissima davanti al giudice Maria Stella Leone. Assistito dagli avvocati Monia Ferrari e Fabio Galli, ha patteggiato 18 mesi. “Si è scusato”, hanno fatto sapere i suoi legali. “Ha ammesso che aveva bevuto e ha detto di essersi sentito provocato quanto la barista gli ha negato di servirgli da bere. E’ andato su tutte le furie, iniziando a danneggiare i suppellettili del bar. Poi ha malmenato la barista. All’arrivo dei carabinieri, l’albanese ha proferito ingiurie e minacce anche nei loro confronti. Noel Shehu non è più in carcere. Per lui il giudice ha disposto la misura dell’obbligo di firma.

Sara Pizzorni

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