Cronaca

Rissa Dordoni-Casapound, 17 imputati rinviati a giudizio e un'assoluzione

Il gup Letizia Platè, accogliendo la richiesta del pm Laura Patelli, ha rinviato a giudizio 17 esponenti di Casapound e del centro sociale Dordoni coinvolti nella rissa scoppiata il 18 gennaio dello scorso anno sul piazzale del Foro Boario al termine della partita Cremonese Mantova. Un altro imputato, Matteo Vantadori, del Dordoni, processato con il rito abbreviato, è stato assolto, così come chiesto anche dal pm. Vantadori, maestro elementare, non aveva partecipato alla rissa, era stato chiamato in seguito. “Sono molto soddisfatto”, ha dichiarato il suo avvocato Alessio Romanelli, “perchè è subito emerso che non aveva nulla a che fare con il fatto”. Per gli altri, le accuse sono quelle di rissa aggravata, per due anche di tentato omicidio e per tre anche di lesioni gravi.

Per il Dordoni, vanno a processo il 2 maggio 2017 Emilio Visigalli, Jonathan Carnesella, Andrea Romagnoli, Filippo Esposti, Gianluca Rossi, Michele Arena e Alberto Birzi. Per CasaPound, Gianluca Galli, Guido Vito Taietti, Matteo Bassanetti, Michael Gorini, Andrea Visigalli, Rubens Rubini, Lorenzo Ranelli, Riccardo Scandolara, Alessandro Piacentini e Stefano Zaffanella.

Due dei militanti di CasaPound, Gianluca Galli e Guido Vito Taietti, devono anche rispondere di tentato omicidio nei confronti di Emilio Visigalli, che a sua volta, insieme ad altri due del Dordoni, Arena e Birzi, è accusato di lesioni gravi nei confronti di Galli. Visigalli si è costituito parte civile contro Taietti e Galli, mentre Galli a sua volta si è costituito parte civile nei confronti di Visigalli, Arena e Birzi. Parte civile anche la figlia 24enne di Visigalli che a livello emotivo avrebbe particolarmente risentito degli avvenimenti che hanno visto coinvolto il padre.

Secondo la ricostruzione del pm Patelli, Emilio Visigalli, insieme ai compagni Michele Arena ed Alberto Birzi, avrebbero premeditato l’aggressione, organizzando un raduno sul piazzale e armandosi preventivamente di mazze. Mazze portate al Dordoni dagli otto antagonisti imputati. Proprio in seguito all’aggressione a Visigalli, finito in ospedale in gravissime condizioni, i centri sociali, per il 24 gennaio successivo, avevano organizzato il corteo antifascista durante il quale erano scoppiati i noti episodi di devastazione e danneggiamento per cui sono già state emesse condanne.

Dalle 8,30 di questa mattina un presidio di una ventina di esponenti del Dordoni ha stazionato davanti al tribunale esponendo uno striscione con scritto ‘L’antifascismo non si processa’ in segno di solidarietà verso i compagni processati. Palazzo di giustizia, chiuso al transito dal lato di via dei Tribunali, era blindato di forze dell’ordine.

Gli imputati del Dordoni sono difesi dagli avvocati Sergio Pezzucchi, Gian Pietro e Monica Gennari, mentre quelli di CasaPound dai legali Cristiana Speroni, Giuseppe Guarneri, Marcello Lattari, Giovanni Benedini e Vanessa Bonaiti.

Sara Pizzorni

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