Il polo tecnologico prende vita, partito il trasferimento Microdata
Il polo tecnologico comincia a prendere vita. E la prima realtà che si trasferirà nel building di via del Macello sarà Microdata, azienda leader nella gestione digitale dei processi documentali. Si stanno allestendo le infrastrutture e sono già stati portati in loco gli arredi. Uno spostamento che interesserà un centinaio di persone che attualmente sono impiegate nelle due sedi di via Mantova e Gadesco Pieve Delmona e che si completerà presumibilmente tra un paio di settimane. Non tutto il personale di Microdata verrà trasferito in quello che diventerà il distretto digitale della città, perchè nelle due sedi, che saranno oggetto di una riorganizzazione, resteranno presenti alcune funzioni e i reparti di produzione.
Microdata occuperà tutto il secondo piano del Polo tecnologico, al primo verrà trasferito il Cobox (che raddoppierà gli spazi), lo spazio di coworking che ora insiste nello stabile di via dei Comizi Agrari. Saranno una cinquantina le postazioni di co-working. A volere la realizzazione del Polo, tre piani per una superficie totale di 7000 metri quadri, è stato il consorzio Crit, Cremona Information Technology. Presidente del consorzio è Carolina Cortellini, cofondatrice e amministratrice di Microdata. Al piano terra dello stabile le reception, servizi comuni e un ristorante. Al primo piano, oltre al Cobox, la holding Linea Group e alcune linee di business di LineaCom. Il terzo piano sarà occupato interamente da MailUp, società leader nella soluzioni per l’invio di sms, mail e newsletter. Del Crit fanno parte anche Gamm System e Incode.
Il Polo Tecnologico è stato progettato per resistere a scosse di terremoto di livello più alto rispetto alla classe sismica prevista dalle normative per le progettazioni in città. Si equipara, in sostanza, il Polo agli edifici cosiddetti “sensibili”, che richiedono livelli di sicurezza tre volte superiori agli altri. Stando al cronoprogramma, il trasferimento delle aziende nel Polo tecnologico avverrà entro la fine di febbraio.
Simone Bacchetta
