Aggiornamento cartografia digitale, da Comune 70mila euro per incarichi esterni
Una ricerca di mercato per individuare due figure professionali esterne, con tempi ristrettissimi per l'invio delle candidature e senza specifica dei titoli di studio necessari. Il tutto per aggiornare la banca dati di un settore che negli ultimi anni ha già assorbito consulenze per decine di migliaia di euro.
Finito il tempo delle vacche magre in Comune? Per reperire due figure professionali che si occupino di aggiornare la cartografia digitale della città, il settore Lavori Pubblici ha avviato un’indagine di mercato per altrettanti incarichi, retribuiti ciascuno con 35mila euro onnicomprensivi. La ricerca è svolta per conto della newco Servizi per Cremona, di cui il Comune è socio unico e l’incarico sarà formalmente affidato dal direttore della società nata per svolgere i servizi strumentali dell’ente locale, quali asfaltature e semafori. Una bella cifra, che moltiplicata per due raggiunge i 70mila euro, più o meno lo stipendio lordo di due impiegati comunali, per un periodo di lavoro non meglio specificato. L’avviso d’indagine di mercato è stato pubblicato all’albo pretorio l’8 novembre, con scadenza presentazione candidature entro il 18 dello stesso mese. Appena 10 giorni per i potenziali interessati, le cui competenze non sono specificate, non essendo indicato il titolo di studio richiesto. Oggetto dell’incarico: aggiornamento della cartografia digitale attraverso l’uso di software specifici, sulla base delle procedure organizzate dall’ufficio Sit (sistema informativo territoriale) del Comune. Tra i compiti che dovranno svolgere gli incaricati: rilievo con strumentazione Gps ‘per il recupero di informazioni territoriali finalizzate all’aggiornamento della carta tecnica’; aggiornamento delle informazioni relative alla segnaletica, agli elementi di arredo urbano, ai flussi veicolari nelle varie strade; inserimento nel data base topografico della rete di illuminazione pubblica e altro ancora. In alcuni casi dei doppioni, come ad esempio il Piano dell’illuminazione pagato da Aem nel 2010 con censimento di tutti i punti luce.
Tutti lavori affidati all’esterno nonostante le perduranti restrizioni alla spesa pubblica, oltretutto mediante il sistema dell’indagine di mercato che solitamente prelude a procedure negoziate. E d’altra parte non è la prima volta che il Comune utilizza questa strada, proprio per il Sit. Scorrendo la lista relativa agli incarichi degli ultimi anni, si scoprono decine di migliaia di euro finiti in consulenze per aggiornamento software, revisione banca dati, supporto geostatistico per aggiornamento del Pgt e così via. Una decina di anni fa vennero ingaggiati a più riprese due tecnici esterni che nel giro di un anno svolsero incarichi di prestazione occasionale per oltre 40mila euro, mediante una serie di contratti di piccola entità. Lavori quali il rilievo della segnaletica stradale, dei cartelloni pubblicitari, rilievi per la classificazione delle strade urbane, e così via. Dei risultati di questi studi, come punto di partenza per l’ennesimo aggiornamento informatico deciso dal Comune, non si parla nell’avviso per indagine di mercato. Finiti nel nulla?