Lettere

Plauso da Confcommercio
alle Botteghe Storiche
dei record

da Vittorio Principe, presidente Confcommercio Cremona

Egregio direttore,

Cremona, ancora una volta, si è confermata leader per la valorizzazione delle “botteghe storiche”. Dei centotrenta premiati oltre venti sono realtà della nostra provincia, il doppio di quanti (solo per citare un esempio) ne abbia ottenuti Milano. Regione Lombardia ha compiuto in questi anni un lavoro importante contribuendo a far conoscere le attività storiche, a promuoverle; destinando risorse per la loro riqualificazione. Ma anche noi, come Confcommercio, abbiamo assicurato il massimo impegno per la loro valorizzazione. Abbiamo istruito, in questa ultima sessione, il 90% delle pratiche. Valori che confermano quelli degli scorsi anni e che hanno permesso, a Cremona, – grazie a Confcommercio – di avere circa duecento imprese riconosciute sulle quasi millecinquecento dell’intera Lombardia. C’è un filo rosso che unisce il nostro impegno. Pensiamo alle “botteghe storiche” ma anche al lavoro straordinario per valorizzare, attraverso i distretti, il commercio di vicinato nei piccoli paesi dove i negozi non solo realtà economiche ma anche poli di aggregazione socioculturale. O, ancora, al nostro impegno per la promozione del turismo o, per finire, allo sforzo per favorire l’innovazione, la comunicazione attraverso i nuovi media. Riteniamo che, insieme, si possa fare ancora di più. Si pensi, solo per citare qualche esempio, a progetti formativi che aiutino il passaggio generazionale o ad un fisco più leggero. Proprio tra i premiati di questi giorni c’è un nostro associato che gestisce un “ristorante” (a Levata di Grontardo) che è attivo dall’inizio del Settecento ed è uno tra i più antichi della regione. Questa realtà si è sviluppata senza considerare la Tari, con saloni ampi o cantine e magazzini che oggi non sono utilizzati ma su cui deve pagare tasse pesantissime.
Valorizzare le imprese storiche non è un compito che può essere demandato alla Regione o alle Associazioni. Richiede l’impegno di tutti e un lavoro che non si esaurisca nello spazio breve di una cerimonia. Queste botteghe ritengo siano un simbolo della storia, dello stile e della tradizione di una città o di un paese. Voglio congratularmi con le attività che hanno ottenuto questo importante riconoscimento. Questi premi riassumo storie di uomini e donne intraprendenti che oggi occorre valorizzare. In tempi così difficili da loro ci viene una testimonianza che ci sprona a non perdere fiducia in noi stessi e a guardare con solida speranza al futuro.

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