Cronaca

Aggressione sul treno, Coisp: 'Sicurezza sui treni non più garantita'

Il segretario Coisp Cremona Claudio Sposito
Il segretario Coisp Cremona Claudio Sposito

Dopo l’episodio dell’aggressione sul treno fermo in stazione a Cremona, alcuni giorni fa, si è verificata una vera e propria levata di scudi da parte del mondo sindacale, sia dei ferrovieri che della polizia. A questo proposito interviene anche il Coisp di Cremona. “Purtroppo”, dichiara il segretario generale provinciale del Coisp di Cremona Claudio Sposito, “le aggressioni sui treni stanno diventando un fenomeno preoccupante. Gli episodi di tale specie in generale sono in aumento e rappresentano il sintomo più grave di un degrado civile che deve essere arrestato. Lo Stato ha il dovere, con tutte le sue articolazioni, di intervenire in maniera decisa adottando delle misure che consentano di aumentare la sicurezza nelle Stazioni e sui treni”.

Il problema, come sempre, è la carenza di risorse umane. “Il posto di polizia ferroviaria di Cremona nel corso degli ultimi decenni è stato progressivamente indebolito – continua Sposito – in quanto di fatto il numero degli uomini si è sostanzialmente ridotto. Così anche in una piccola realtà come Cremona la situazione sta diventando più critica sia per il cittadino che per il personale delle forze dell’ordine che ormai è ridotto al lumicino, senza mezzi ed equipaggiamenti idonei”.

Il Coisp si domanda “come si possa parlare di adottare misure antiterrorismo quando già mancano gli elementi per garantire le basilari condizioni di sicurezza”.

“Il sindacato indipendente di polizia Coisp  – conclude Sposito – è vicino alla signora e a tutti i cittadini onesti che hanno subito in questi anni aggressioni e violenze di ogni genere e chiede a chi di dovere di provvedere alla risoluzione immediata del problema dando la possibilità agli agenti che operano su strada di poterlo fare in totale sicurezza attraverso protocolli operativi che consentano ai poliziotti di lavorare al meglio. Ormai non si tratta più di questioni di sicurezza e di ordine pubblico: è una questione di civiltà”.

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