Cronaca

Platé sulle piscine: 'Con Fin l'accordo è stato cercato, ma non trovato'

L'assessore allo sport Mauro Platé e a destra la piscina comunale

La piscina comunale ha perso, tra 2011 e 2014, il 30% degli utenti del ‘nuoto libero’, quelli cioè che scelgono la vasca olimpionica per svagarsi anche senza velleità sportive. Una percentuale che equivale a 15mila ingressi in meno: tanti, a dimostrazione  del sempre minore appeal dell’impianto al Po, che pure rappresenta un modello invidiabile di impiantistica. L’assessore allo sport Mauro Platè risponde  con una lunga lettera, che contiene anche questi dati, ai referenti delle società natatorie che in mattinata avevano mandato un appello alla presidente del consiglio Simona Pasquali, chiedendo che il consiglio comunale, quando sarà chiamato ad esprimersi, respinga il project financing di Sport Management.

La lettera di Platè ripercorre anche la cronistoria della vicenda.

“In una nota del 23 dicembre 2015 – si legge –  il presidente della FIN regionale chiede che un’eventuale ulteriore convenzione con il Comune di Cremona per la gestione degli impianti natatori abbia i seguenti contenuti essenziali: durata ventennale, impegno formale da parte del Comune a corrispondere 220.000 euro annui, intervento per il risparmio energetico per un importo complessivo di 750.000 euro. L’investimento, secondo la nota, lo si sarebbe dovuto realizzato con la devoluzione di 250.000,00 euro da parte del Comune e con l’anticipazione, da parte della Federazione, di 500.000,00 euro. L’eventuale risparmio energetico così ottenuto sarebbe stato principalmente a vantaggio dell’ente gestore, al quale vengono fatturate le utenze, mentre non avrebbe risolto le problematiche strutturali. Mi sembra utile ricordare che questa proposta, pur non configurandosi come project financing, ma come affidamento diretto, rappresenta un utile metro di paragone.
Questa proposta, sottolineo, era stata preceduta da una nota dell’avvocato della Federazione dove si esprimeva “l’assoluta indisponibilità a valutare ed accettare” le modifiche che il Comune intendeva apportare alla convenzione allora in atto e che avrebbero consentito di poter acquisire, trimestralmente, un dettagliato rendiconto relativo alla gestione dell’impianto (spese per il personale, per forniture di materiali, attività di manutenzione, pulizia e altri servizi oltre ai costi energetici, nonché ai ricavi derivanti da ingressi e utilizzo degli impianti legato ad altre forme di servizio). Per facilitare l’attività richiesta, il Comune aveva anche valutato la possibilità di mettere a disposizione un dipendente da affiancare al personale amministrativo-contabile della Federazione, così da agevolare l’attività di controllo tanto spesso richiesta proprio dalle società del nuoto.
Nella stessa nota venivano dichiarate inaccettabili anche le azioni volte alla promozione di un Comitato per gli Sport Natatori che, secondo le indicazioni date delle società del nuoto, avrebbe dovuto portare ad una maggiore condivisione delle strategie gestionali dell’impianto e delle azioni di sensibilizzazione. Le società del nuoto cremonesi avevano manifestato al momento qualche perplessità ad assumersi la responsabilità della gestione.
Nei primi mesi del 2016 l’Amministrazione Comunale è venuta a conoscenza dell’applicazione di una tariffa da parte della FIN alle società di nuoto molto superiore a quanto stabilito nella convenzione con il Comune. Le richieste di chiarimento, che miravano a difendere l’interesse delle società e del Comune, non hanno sortito sino ad ora l’esito auspicato.
Nello stesso periodo si è riscontrato un uso degli spazi dati in concessione alla Federazione per finalità non pertinenti agli accordi sottoscritti, elemento su cui l’Amministrazione non ha avuto ancora risposte esaurienti da parte della Federazione.

Tali elementi, unitamente alle considerazioni che ho più volte condiviso con voi sulla gestione degli anni passati, hanno portato la Giunta comunale ad esprimersi positivamente sull’ipotesi di selezione pubblica. Solo successivamente è stata presentata la proposta da parte di Sport Management che avete avuto modo di analizzare dopo l’approvazione della delibera di fattibilità.
Mi preme sottolineare che la Giunta non ha mai chiesto o promosso alcun project financing, in quanto il compito propulsivo è stato lasciato alla imprenditorialità dei soggetti. Tale procedura prevede, dopo la dichiarazione di fattibilità e dopo eventuali migliorie da apportare al progetto, una selezione pubblica aperta a tutti.
Come è noto, lo ribadisco ulteriormente, al momento la Giunta comunale si è solo espressa sulla fattibilità del progetto, ritenendo che tale proposta possa elevare lo standard del servizio, valorizzare l’area, riqualificare il comparto e restituire alla cittadinanza uno spazio ora abbandonato e degradato, aprendo in questo modo un’ulteriore fase volta per migliorare le condizioni economiche e gestionali che porteranno alla pubblicazione del bando.
Prima della dichiarazione di fattibilità si sono tenute due sedute della competente commissione consiliare, precedute da incontri avvenuti con ognuno di voi singolarmente in primavera e poi da una riunione a luglio con tutte le società che rappresentate. In questa occasione ho raccolto le perplessità rispetto all’affidamento della piscina che ho fedelmente riportato alla Giunta e ad alcuni consiglieri comunali che ne hanno tenuto conto per chiedere ulteriori miglioramenti alla proposta presentata. Ricordo inoltre di avere parlato dell’imminente confronto con i consiglieri nella commissione comunale preposta.
Vorrei evidenziare che nel project financing sono presenti elementi di garanzia per le società del nuoto con sede legale a Cremona sia per quanto riguarda gli spazi acqua sia per quanto riguarda il loro costo, elementi che eventualmente potrebbero essere ulteriormente migliorati. La proposta oraria inserita nel project è comparabile al planning del 2015.
Ritengo doveroso sottolineare che non è automatico che l’ente gestore, pur avendone la possibilità, svolga attività agonistica. Nel caso questo avvenisse potrebbe arricchirsi il panorama sportivo cremonese.
Sottolineo, infine, che nel project financing presentato sono previste manifestazione di carattere regionale e nazionale oltre ad alcune giornate a disposizione, gratuitamente, contrariamente a quanto avviene ora, per eventi sportivi promossi dal Comune.

Il rilancio del comparto della piscina comunale è un’opportunità per Cremona e per tutti i cittadini di avere uno spazio per la salute, il benessere e lo sport per 365 giorni l’anno in una zona che, insieme alle Colonie Padane e al campeggio, in poco tempo sarà interamente riqualificata. La piscina ha bisogno, per i cittadini e per lo sport cremonese, di importanti migliorie gestionali e di importanti interventi. Non possiamo permetterci un ulteriore degrado dell’impianto e dell’area: sarebbe un danno per la pubblica fruizione. Questa scelta apre la possibilità di realizzare un progetto che va a vantaggio di tutti. Da qui l’invito a lavorare con noi in un percorso che può essere di ulteriore miglioramento, all’interno di un confronto costruttivo”.

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